Apple, il nostro futuro? 🍎
Le novità sul futuro dell'azienda di maggior valore al mondo e un nuovo sistema finanziario
Ciao, bentornato su Technicismi. Non perdiamoci in chiacchiere e partiamo alla grande!
- Riccardo
🚀 La storia della settimana
Il futuro di Apple 🍎
Questa settimana Apple ha dato il via alla WWDC, una settimana dedicata totalmente agli sviluppatori, con una conferenza nella quale ha presentato i nuovi sistemi operativi e alcune novità che ci danno un piccolo spiraglio sul futuro dell’azienda di maggior valore del mondo. Apple punta sempre di più sui servizi (che nel 2021 hanno contribuito per il 19% ai ricavi dell’azienda), iPhone, ancora più personalizzabile (che comunque contribuisce ancora a più del 50% dei ricavi di Apple), e nuovi Mac. È mancata invece la tanto attesa realtà virtuale. (Per tutte le novità presentate vi consiglio il video dei ragazzoni di Caffè Design che fanno sempre un gran lavoro).
Ma il futuro finanziario dell’azienda è rappresentato da altri due settori.
Tra i servizi presentati più interessanti c’è stato Apple Pay Later, il nuovo servizio di Buy Now Pay Later (BNPL) gestito direttamente da Apple. In questo caso si tratta della possibilità di rateizzare i pagamenti in 4 rate spalmate su 6 settimane. Il BNPL ha vissuto degli anni straordinari (basti pensare che l’azienda non quotata di maggior valore in Europa è Klarna, che fornisce proprio questo tipo di servizi). La grande promessa è quella di poter suddividere i pagamenti in semplici rate senza interessi o commissioni, per pianificare meglio le proprie spese. Ma questo, ovviamente, ha creato dei grossi disagi e le persone hanno cominciato a spendere per cose che non potevano permettersi. La stessa Klarna lo scorso anno ha registrato perdite per $700 milioni, il 65% delle quali derivanti da inadempienze dei suoi clienti. Apple Pay Later rappresenta un ulteriore step di Apple nel settore finanziario, che da tempo l’azienda ha preso di mira. Tra quanto tempo annunceranno la possibilità di aprire un vero e proprio conto corrente Apple? E poi, quanto tempo passerà dalla possibilità di sottoscrivere mutui e finanziamenti? Magari per una macchina…
E perchè proprio per una Apple Car? Martedì Apple ha anche presentato la nuova versione di CarPlay, il software per i display delle auto, che ora può diventare molto più invadente, mostrando un tachimetro digitale e dando la possibilità di controllare l’impianto di climatizzazione, la radio, il livello di benzina... Insomma, il nuovo sistema operativo della tua auto. CarPlay sarà disponibile in moltissimi nuovi modelli di auto molto popolari e rappresenterà un’infinita fonte di dati e di test per Apple. Tutto in vista della futura presentazione di un’auto con impresso sopra il logo di una mela. Perché certo, prima o poi questa cosa succederà e l’impatto, per il business dell’azienda, potrà essere simile a quello di iPhone. Oggi il mercato delle auto elettriche è dominato da Tesla che in 15 anni (nel 2008 fu prodotto il primo modello di Roadster) è arrivata a fatturare $50 miliardi all'anno (e controllare circa il 70% del mercato statunitense). Quanto mesi impiegherà Apple ha generare un fatturato simile?
📈 Il grafico della settimana
Non è un grande momento per le crypto. Negli ultimi mesi i prezzi delle principali crypto sono crollati (Bitcoin e Ether sono scesi del 40% e del 60% rispettivamente in soli 6 mesi), alcuni progetti si sono rivelati insostenibili (di Luna parlavamo qualche settimana fa) e di recente si è anche molto parlato di un dipendente di OpenSea, il più grande marketplace di NFT, denunciato per insider trading dopo aver comprato gli NFT che sapeva sarebbero stati messi in home page (e quindi avrebbero avuto più visibilità) dalla piattaforma.
Qualche settimana fa, in un sondaggio qui su Technicismi, il 41% di chi ha risposto aveva affermato di aver già comprato criptovalute. Tra questi, la maggioranza l’ha fatto come investimento per soli fini speculativi. Ma per altri le criptovalute rappresentano un grande strumento di inclusione finanziaria.
Dai dati della Federal Reserve degli Stati Uniti emerge una relazione molto chiara: chi non ha accesso al tradizionale sistema finanziario (non ha un conto corrente e non ha una carta di credito) si sta rivolgendo alle criptovalute come metodo di pagamento.
Ad essere onesti, era proprio questa la missione originaria di Bitcoin. Il suo whitepaper, il documento che ne racconta il funzionamento, si intitola proprio: “A Peer-to-Peer Electronic Cash System”. Ma quell’iniziale promessa di trasformare il sistema finanziario tradizionale non ha funzionato. Le cose sono cambiate molto e oggi, a causa delle fluttuazioni del prezzo e dei costi di transazione (necessari per far funzionare la tecnologia blockchain alla base di Bitcoin) è impensabile utilizzarlo per pagare una pizza.
Nel frattempo, però, sono nati tanti altri progetti di cripto che hanno saputo risolvere i problemi di Bitcoin e che si propongono come alternative “decentralizzate” al classico sistema bancario. Ma chi lo sa se qualcuno tra questi progetti riuscirà davvero ad imporsi e rivoluzionare il modo in cui paghiamo…
🔥 Le news da non perdere
Nothing, una delle startup più cool del pianeta (realizzano hardware e si raccontano come l’anti-Apple) rilascerà il suo primo smartphone il prossimo mese
In UE sarà vietata la vendita di auto con motore diesel o benzina a partire dal 2035
A partire dal 2024, invece, in UE tutti i nuovi smartphone, tablet, auricolari etc avranno lo stesso caricabatterie, l’USB-C. Anche Apple dovrà quindi adattarsi a questo nuovo standard abbandonando il suo caricabatterie proprietario “lightning”. Ah, e poi dovrà essere data la possibilità di acquistare i nuovi dispositivi con o senza caricatore (Apple e Samsung da tempo li hanno rimossi nelle confezioni dei loro smartphone)
MasterCard ha lanciato anche in Italia Mastercard Send, un nuovo servizio che permette il trasferimento di denaro alle carte in maniera istantanea, senza dover aspettare i classici tempi di un bonifico. Ah e l’hanno fatto con quei draghi di Young Platform
Netflix potrebbe comprarsi Roku, azienda che realizza hardware per i servizi di streaming e ha già sviluppato un sistema di advertisement che potrebbe fare molto comodo alla piattaforma
Sono emerse delle foto dell’interno di un Tesla Cybertruck
Dyson ha rivelato di star lavorando a dei veri robot per le faccende domestiche. Altro che robot aspirapolveri: stiamo parlando di robot che lavano i piatti e riordinano la casa. E che potremmo vedere entro il 2030
Per oggi è tutto ma ricorda che puoi commentare questa newsletter premendo l’icona qui sotto oppure rispondendo direttamente a questa email.
Inoltre puoi seguire Technicismi anche su Instagram e LinkedIn e ascoltare il podcast!