Ciao, ieri ho compiuto 25 anni. Incredibile. E praticamente da quando ne ho 22 scrivo Technicismi, senza mai saltare un venerdì! A proposito: questa settimana in tanti mi hanno inviato un articolo del Post che parla di come sempre più persone che scrivono newsletter stiano iniziando ad essere stanche e abbandonare questi progetti.
Ma a me Technicismi piace troppo: attraverso questa newsletter sono arrivate tantissime opportunità ed è un posto dove posso sperimentare un sacco di roba. Per esempio, l’immagine qui sotto l’ho generata attraverso una intelligenza artificiale un paio di giorni fa partendo da una semplice stringa di testo (che vedi nelle caption). E poi, nelle ultime 120 settimane ho totalizzato solo 1.000 ore di pratica, sono quindi ancora mooolto lontano dal raggiungere le 10.000 ore necessarie per eccellere in un’attività. Che poi, forse, sembra che non servano nemmeno quelle…
- Riccardo
🚀 La storia della settimana
Come si può viaggiare nel tempo?
Questa è chiaramente la notizia della settimana. La NASA ha pubblicato una serie di fotografie a colori dello Spazio catturate dal suo nuovo telescopio potentissimo, il James Webb Telescope. Addirittura, la risoluzione di una di queste foto è talmente grande che occuperebbe metà della superficie della Luna.
Ma la cosa che la mia mente non riesce a processare è che le foto rappresentano porzioni dell’Universo così come apparivano miliardi (!) di anni fa. Come è possibile?
Ti sarà capitato di sentire che la luce del Sole, che ovviamente viaggia alla velocità della luce, impiega 8 minuti per attraversare la distanza che lo divide dalla Terra. Quindi noi vediamo il sole non come è ora, ma come era al momento in cui ha rilasciato quella luce, 8 minuti fa. Guardando oggetti progressivamente più lontani (molto, molto lontani) questi telescopi spaziali sono in grado di guardare sempre più “indietro nel tempo” (fino, quasi, al Big Bang).
Ma non è, ovviamente, così facile. C’è un ulteriore elemento di complessità: l’Universo si sta espandendo. E quindi la luce proveniente dai primi oggetti luminosi che si sono formati dopo il Big Bang proviene da una fonte che si sta allontanando. Questo causa un effetto chiamato Red Shift (la luce emessa da un oggetto in allontanamento ha una lunghezza d'onda maggiore rispetto a quella che aveva all'emissione). E questo rende mooolto più difficile catturarla.
Ora, grazie al James Webb Telescope (la cui costruzione ha impiegato 33 anni), ora siamo in grado di catturare anche queste invisibili onde luminare e praticamente fotografare il passato!
📈 Il grafico della settimana
Questa settimana mi sono imbattuto in questo grafico sull’impatto della pandemia su Uber, in particolare sul suo modello di revenues.
Salta subito all’occhio l’effetto (opposto) che il COVID ha avuto sulle due business unit: i ricavi relativi alle consegne sono aumentati mentre quelli relativi ai viaggi in auto sono diminuiti. Ma l’industry del food delivery continua ad essere molto competitiva e, ad oggi, Uber Eats è ancora lontana dall’essere leader di mercato, non solo in Europa (dove regna JustEat) ma anche negli USA, dove detiene solo il 24% di quota di mercato (contro il 57% di DoorDash).
Ma questa settimana si è parlato di Uber anche per una serie di email, documenti e messaggi (che risalgono al periodo 2013-2017, quando a capo dell’azienda c’era Travis Kalanick) che sono stati pubblicati da un ex manager dell’azienda, Mark MacGann, e che, secondo quanto riportano le testate, rivelano un comportamento discutibile tra i dirigenti (i cosiddetti “Uber Files”).
La diffusione di Uber, in particolare in Europa, ha incontrato una forte resistenza da parte delle autorità locali e di alcune associazioni (come quella dei taxisti) che spesso hanno protestato in maniera violenta per esprimere la loro contrarietà (👀). Nei documenti condivisi emerge che, per combattere queste resistenze, Uber avrebbe cercato di usare a sua volta un comportamento aggressivo (per esempio proponendo agli stessi driver di fare una controprotesta) ed esercitando forti pressioni alla politica.
Da allora, però, le cose sono cambiate: da quando Kalanick non è più a capo di Uber, il nuovo management guidato da Dara Khosrowshahi ha adottato una strategia del tutto nuova e meno “aggressiva”. D’altra parte, anche in Italia la questione “Uber vs Taxi” sembra essere sempre meno sentita dagli utenti (ad oggi in Italia è disponibile solamente UberBlack, cioè auto rigorosamente nere con licenza NCC, mentre non è disponibile UberX, il servizio “standard” con auto più comuni e prezzi più contenuti).
In ogni caso Uber ha dichiarato di non volersi scusare per il comportamento passato, ma spera invece di essere giudicata in base agli ultimi cinque anni sotto la guida del nuovo CEO, Dara Khosrowshahi.
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