Ciao, questa è la terza puntata speciale di Technicismi per il nuovo anno (dopo “il 2022 spiegato attraverso 10 grafici” e i “Technicismi Award”). Per capire tutto quello che succederà nel 2023 ho pensato di chiedere aiuto a colleghi di newsletter e alcuni ospiti intervistati nel podcast di Technicismi.
La puntata è divisa in 6 parti, è stata totalmente costruita con i loro contributi e cerca di dare uno sguardo sul futuro dei settori di cui sono più appassionato e di cui parlo di più all’interno di questa newsletter: social & media, gaming, startup italiane, metaverso, intelligenza artificiale e criptovalute.
Partiamo!
- Riccardo
📱 Social & Media
Valerio Bassan - Autore della newsletter “Ellissi”
Nel 2023 le piattaforme dovranno affrontare nuove minacce, e perderanno alcune certezze.
Le minacce arriveranno più da forze economiche esterne che dalla competizione. Lo shift economico post-pandemico dei mercati continuerà, generando ripercussioni negative sui principali modelli di business di internet - pubblicità e abbonamenti - e quindi sulle proiezioni trimestrali delle big tech.
Le incertezze per le piattaforme saranno molteplici: il 2023 sembra l’anno giusto per assistere a nuove regolamentazioni su privacy e utilizzo dei dati più efficaci e dure che in passato, volute da antitrust e governi; ci si attende poi un rallentamento della creator economy (a risentirne sarà soprattutto la classe media dei creator); infine, le nuove tecnologie dell’intelligenza artificiale generativa cominceranno a offrire alternative all’actionable entertainment di TikTok e compagnia.
Vincerà chi saprà “unire i puntini”: mettendo insieme i frammenti delle conversazioni social, aiutandoci a trovare un senso comune che ci lasci soddisfatti del tempo che spendiamo sulle piattaforma; chi saprà offrire strumenti di monetizzazione che agiscano come moltiplicatori – trasformando tanti piccoli oboli in tanti piccoli stipendi; chi saprà integrare al meglio l’IA nel processo produttivo degli utenti, offrendo loro più libertà creativa ed espressiva e facendogli risparmiare tempo.
Valerio Bassan è autore ed esperto di strategie digitali in ambito media. Lavora con brand come Il Sole 24 Ore, Internazionale, Forbes, Vice ed è mentor presso la Newmark J-School di New York. Scrive una newsletter sul futuro di internet, Ellissi, ed è il co-fondatore dello studio indipendente Supercerchio.
🎮 Gaming
Niccolò Santin - Founder & CEO di Gamindo; ospite di Technicismi, il podcast
Il 2023 riassunto in 5 punti:
Il numero di videogiocatori continuerà a crescere, superando quota 3 miliardi di gamer nel mondo
Il mobile gaming sarà ancora la categoria del mercato più rilevante in termini di valore economico ma, con le novità introdotte da Apple e Google sugli store online, ci saranno grandi cambiamenti sulle tipologie di giochi disponibili (meno hypercasual game con modelli di business basati su pubblicità invadenti e più giochi con acquisti in-app, per giocare e, per esempio, per personalizzare l'avatar.
I videogiochi verranno utilizzati sempre di più, nelle scuole e nelle aziende, per coinvolgere le persone e formarle in modo interattivo
Ci sarà un forte interesse nell’utilizzo dei nuovi modelli di intelligenza artificiale nel gaming, per la creazione di asset grafici e per personalizzare l’esperienza dell’utente.
Sarà un anno di svolta per il web3/play-to-earn, che sono stati oscurati dalle innovazioni tecnologiche nell’AI (ChatGPT/Dall-E), e dove si cercherà di capire se si tratta di una categoria destinata alla massa o solo ai pochi. Allo stesso tempo non credo che il mondo si sposterà nel tanto citato “metaverso” perché non ci sono ancora tecnologie e le infrastrutture adatte a farlo (si continuerà a vedere tanti siti in stile Second Life/Habbo)
Niccolò Santin si è laureato in Economia e gestione delle aziende a Ca’ Foscari con una tesi da 700 pagine su Ofree (ora diventato Gamindo), una piattaforma per donare senza spendere giocando ai videogiochi e che oggi è specializzata sui “branded videogames”. Su LinkedIn ha più di 65k followers
🚀 Startup italiane
Alessandro Tommasi - Founder & CEO di Will Media
Dopo i risultati record del 2022, oltre due miliardi di dollari investiti in startup italiane, il 2023 sarà un anno di stallo e transizione, un momento molto nuovo per tutti i CFO di startup, giovani cresciuti in epoca di crescita e tassi bassi. Tuttavia, le dimensioni limitate del nostro mercato, come spesso accade, ci mettono al riparo dai forti scossoni del resto del mondo.
Mi aspetto, chiaramente, una decrescita degli investimenti e anche una gigantesca riduzione del numero di deal che potrebbe spingere qualche investitore a completarne alcuni, pur di farli, rinunciando alla qualità.
La difficoltà nella raccolta di capitali potrebbe avere un duplice effetto: da un lato le startup pronte a diventare scaleup tarderanno a fare il salto, dall’altra mi aspetto che qualcuno possa fallire. In ogni caso, visto che il nostro mercato è ancora piccolo e in Italia non ci sono le valutazioni gigantesche tipiche di altri paesi come gli USA, non mi aspetto che siano in tanti.
Per riassumere: il 2023 sarà un anno caratterizzato da meno deal, pochissime exit e, magari, qualche merge di necessità, se si superano gli ego.
Alessandro Tommasi dopo alcune esperienze internazionali (Unpd, Parlamento europeo) ha iniziato la sua carriera nella relazioni istituzionali, prima in Confindustria poi in Cattaneo Zanetto & Co. per poi diventare responsabile per l’Italia del Public Policy di AirBnb e in Europa e Medio Oriente per Lime. Da gennaio 2020 ha co-fondato Will Media
👓 Metaverso
Lorenzo Cappannari - CEO & co-founder di AnotheReality; ospite di Technicismi, il podcast
In un anno che si preannuncia complesso per l’economia mondiale, è probabile che anche l’ecosistema del metaverso dovrà focalizzarsi verso casi d’uso a chiaro valore aggiunto: meno hype e più concretezza, insomma.
In particolare, nel B2B si vedranno più esperienze di customer interaction per migliorare l’argomentazione dei prodotti, nuove modalità per incrementare la produttività delle risorse e per migliorarne la formazione, nuovi strumenti per accelerare i tempi di sviluppo dei nuovi prodotti.
Sul versante del B2C invece, anche vista la continua crescita di adozione da parte delle nuove generazioni nei confronti dei videogiochi multiplayer online, assisteremo a esperienze e piattaforme sempre più complesse, che perfezioneranno i propri strumenti di sviluppo semplificandone l’utilizzo. Questo aumenterà il numero di brand e creators in grado di utilizzarli, incrementando indirettamente la rilevanza delle loro economie virtuali. Economie virtuali che non sono il futuro, ma il presente: se negli anni '90 i ragazzi risparmiavano per comprare le ambite Air Jordan, oggi convertono i propri risparmi in Robux (la valuta virtuale della piattaforma Roblox) per poter acquistare la skin del loro personaggio preferito. Non è quindi un caso che i brand di moda siano stati i primi a sperimentare in questo ambito, proponendo outfit digitali griffati per gli avatar delle principali piattaforme di gaming.
Infine, sempre in un’ottica di maggior concretezza, evolverà anche la terminologia utilizzata. Nel corso del 2022 la confusione tra i termini “metaverso” e “metaversi”, “web3” e “web 3.0” è stata tanta, anche guidata dal fatto che non esistono definizioni accademicamente accettate di tecnologie non ancora mature. Questa confusione tenderà a normalizzarsi nel 2023, e torneranno ad essere utilizzati i nomi meno evocativi delle tecnologie (queste si, mature) che ne stanno alla base: mondi sociali virtuali, videogiochi multiplayer online, realtà virtuale, realtà aumentata. Queste ultime due tecnologie in particolare è probabile che torneranno alla ribalta dei media, guardando sia alle molte novità presentate CES di Las Vegas, che all’imminente (e spesso rinviato) lancio del nuovo occhiale di Apple.
Lorenzo Cappannari è CEO e Co-Founder di AnotheReality, azienda specializzata dal 2016 nello sviluppo di soluzioni legate alle tecnologie del metaverso. È inoltre professore, divulgatore e autore di “Futuri Possibili, come il metaverso e le nuove tecnologie cambieranno la nostra vita”, edito in Italia per Giunti Editore.
🦾 Intelligenza Artificiale
Jacopo Perfetti - Autore della newsletter “Corrente”
Ecco le 23 cose che mi aspetto dall’Intelligenza Artificiale Generativa (I.A.G.) per il 2023:
Uscirà GPT4 e, se il passaggio da GPT3 a GPT4 sarà di pari portata rispetto a quello da GPT2 a GPT3, sarà una rivoluzione enorme.
Microsoft, che nel 2019 aveva investito 1 miliardo in OpenAi e possiede GitHub e VALL-E, sarà uno dei protagonisti del settore I.A.G. oltre al fatto che GPT sarà utilizzato in Word, Bing, Outlook e simili.
Il “Prompt Designer”, ovvero un professionista in grado di scrivere prompt per generare testi e immagini, sarà un lavoro sempre più richiesto.
OpenAI supererà i $30B di valutazione e passerà da qualche decina di milioni di fatturato a qualche miliardo.
L’I.A.G. sarà sempre più facile da usare, ma anche più costosa e regolamentata.
Grazie a tecnologie come VALL-E, l’I.A.G. sarà in grado di parlare come un umano.
Si inasprirà la sfida (Microsoft + OpenAI) vs (Google + DeepMind) per il dominio del mercato dell’I.A.G.
I processi di fine-tuning per allenare l'I.A.G. saranno più immediati.
Gli investimenti in startup che utilizzano o sono basate su I.A.G. cresceranno ulteriormente.
L'I.A.G. sarà un elemento chiave di molti, se non tutti, i software.
Nasceranno due tipologie di creatività: una "Made By Human", più di qualità e una "Made by Robot", più di quantità.
Smetteremo di citare l’I.A.G., la useremo e basta.
Alcuni lavori creativi (fotografo, illustratore e copywriter…) dovranno re-inventare la propria professione per rimanere dentro il mercato.
L'I.A.G. "democratizzerà" molti servizi un tempo meno accessibili. Tutti potranno avere un coach, o uno psicologo o un trainer o un assistente personale disponibile 24/7, a patto che sia virtuale.
Il DeepFake sarà sempre più diffuso e ci metterà davanti alla necessità di domandarci sempre se quello che stiamo vedendo sia reale.
L’I.A.G. dovrà guadagnarsi credibilità e fiducia, migliorando la trasparenza dei suoi processi e la veridicità dei suoi output.
L'Etica avrà un peso sempre più rilevante nell’I.A.G.
Più I.A.G. ci sarà, più energia pulita servirà per alimentarla e allenarla.
Più persone useranno l'I.A.G. più questa dovrà essere sicura per evitare attacchi informatici o manipolazioni delle informazioni.
Se il 2021 è stato l'anno della generazione dei testi, il 2022 quello delle immagini, il 2023 sarà quello della generazione dei video.
L'Augmented Working (lavoro di umani + I.A.G. insieme) continuerà a crescere, soprattutto per i lavori creativi.
Grazie all'I.A.G. potremo creare esperienze e servizi sempre più personalizzati sul singolo utente, soprattutto nel Gaming, nell’Editoria e nell’Entertainment.
In sintesi: L'I.A.G. rivoluzionerà le nostre vite personali e professionali. E questo è solo l'inizio
Ma non è tutto: qui trovi altre 23 previsioni. Queste, però, realizzate proprio da un’intelligenza artificiale (GPT)!
Jacopo Perfetti per molti anni ha lavorato come curatore d'arte (underground). Oggi è co-fondatore di Oblique.ai, un'agenzia che sviluppa progetti indipendenti e per brand basati su Intelligenza Artificiale Generativa. Ha una newsletter, Corrente, in cui analizza i fenomeni dell’epoca corrente.
₿ Criptovalute
Andrea Ferrero - Co-Founder & CEO di Young Platform; ospite di Technicismi, il podcast
Nel breve termine vedo ancora una fase di “pulizia” caratterizzata da ribassi. Il mercato delle criptovalute è ancora pieno di leva finanziaria (nascosta) e, anche viste le condizioni macroeconomiche esterne, quello che mi aspetto è un ribasso ulteriore, magari attraverso un flash crash (un’improvviso crollo del mercato).
Nella seconda parte dell’anno, però, il mercato comincerà ad “anticipare” l’halving di Bitcoin previsto per il 2024 (un meccanismo automatico che avviene ogni 4 anni e che ne determina la natura “deflazionistica” ndr) con un probabile aumento del suo valore.
L’adozione di massa sarà guidata dai portafogli di criptovalute mentre, per quanto riguarda i casi d’uso, continuo a essere conservativo. Casi d’uso come i micropagamenti nel settore del gaming o come “valute” alternative per Paesi in via di sviluppo sono ancora in fase di sperimentazione ed è molto difficile capire quali saranno di tendenza e sopratutto quelli che saranno ritenuti davvero utili.
Andrea Ferrero è co-founder & CEO di Young Platform, startup fintech fondata nel 2018 e tra le prime tre piattaforme di cryptocurrency trading in Italia con il 36% di quota di mercato e oltre un milione di utenti.
Dai prossimi episodi di Technicismi potresti trovare qualche contenuto sponsorizzato. Questa scelta nasce dalla necessità di coprire i costi per riuscire a mantenere questa newsletter gratuita. So che potrebbe non piacere a tutti ma spero che questo cambiamento non rovini l'esperienza di lettura e, come sempre, sono aperto a feedback e suggerimenti.
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Molto interessante. Peccato solo la poca diversità e inclusione nella scelta dei professionisti da includere in questo numero (tutti uomini, tutti bianchi). Ci sono moltissime donne, persone che si identificano come parte della comunità LGBTQ, o con diverse origini etniche estremamente competenti che quotidianamente contribuiscono a portare una nuova prospettiva su tutte le tematiche elencate qui, e che sicuramente avrebbero molto da dire su cosa potrà succedere nel tech nel 2023.