Ciao, bentornato su Technicismi. Da mesi ormai seguo con passione la vicenda tra Elon Musk e Twitter. L’imprenditore aveva deciso di acquistare il social media ad aprile per $44 miliardi ma un paio di settimane fa si è tirato indietro. In questo periodo il prezzo delle azioni dell’azienda è stato una montagna russa e Twitter ha quindi deciso di fare causa a Musk. Ora, un tribunale degli Stati Uniti ha stabilito che la causa intentata da Twitter sarà discussa in ottobre.
Nel caso ti stessi chiedendo chi sia davvero Elon Musk, questa settimana ne ho provato a fare un ritratto sul canale YouTube di Will:
- Riccardo
🚀 La storia della settimana
È questa la fine di Google? 🔎
Quando nel 1997 Larry Page e Sergey Brin, all’epoca studenti dell’Università di Stanford fondarono “Google” all’interno del garage della loro amica Susan Wojcicki (oggi CEO di YouTube), il motore di ricerca più utilizzato all’epoca era AltaVista, utilizzato da circa 20 milioni di persone. Ma in soli 5 anni, Google diventò leader del mercato elaborando circa 32,8 milioni di ricerche al giorno. Oggi, sono 8,5 miliardi le ricerche su Google ogni giorno.
Secondo alcuni, però, questo dominio potrebbe finire. La scorsa settimana, Prabhakar Raghavan, un dirigente di Google, ha detto che quasi il 40% dei giovani, quando cercano un posto per pranzare, non vanno su Google Maps o su Google Search ma su TikTok o Instagram.
La notizia in effetti è incredibile. Google è sostanzialmente uguale a sè stesso da anni e, nonostante la quantità e la qualità dei risultati sia aumentata, questo non sempre ha portato un miglioramento dell’esperienza utente. Per esempio: se cerco “aperitivo a Milano”, Google mi restituisce quasi 11 milioni di risultati, che devo analizzare aprendoli uno per uno (in mezzo a tantissimo spam e pubblicità) per trovare il risultato che mi interessa.
Ma cosa succede se faccio una ricerca su TikTok? Trovo una lista di video con una preview che più o meno mi introduce al taglio del video (voglio un aperitivo abbondante? Voglio spendere solo 10€?) e ho già una base di recensioni dei video (i like).
Ma questo non significa che Google sia in procinto di morire, anzi:
A giugno 2022, Google aveva il 91,86% di quota di mercato tra i motori di ricerca e l’azienda è anche proprietaria di YouTube, ad oggi il secondo motore di ricerca più utilizzato (con 3 miliardi di ricerche al mese, YouTube è più utilizzato di tutti gli altri motori di ricerca messi insieme)
Inoltre YouTube ha recentemente introdotto gli Shorts, video verticali brevi che ad oggi vengono guardati da più di 1,5 miliardi di utenti ogni mese (e che potenzialmente fanno concorrenza ai Reel e ai TikTok)
E anzi, Google potrebbe utilizzare questa evidenza a suo favore. L’azienda ha più volte ricevuto controlli da parte delle autorità di regolamentazione per presunte violazioni di posizioni dominante. Spesso si è difesa dicendo di non essere monopolista perchè il 55% degli utenti ricerca un prodotto direttamente su Amazon senza passare da Google. Ora, a questa linea difensiva (di per sè abbastanza debole) potrà aggiungerci anche che il 40% degli utenti più giovani cerca dove mangiare sulle app social. Win-win.
Ma nel frattempo Instagram e TikTok non vogliono perdere l’occasione di diventare la destinazione primaria di ricerca. Da tempo entrambe le app stanno implementando delle funzioni di shopping che permettano agli utenti di acquistare oggetti e vestiti senza lasciare l’app e chissà, magari in futuro sarà possibile cercare direttamente un articolo nella barra di ricerca. Inoltre, TikTok può contare su un tempo di utilizzo medio di oltre 50 minuti al giorno (più di Instagram e Facebook messi insieme) e sta cercando nuove strade per capitalizzare questa attenzione. Instagram, invece, ha appena lanciato le mappe ricercabili che permettono agli utenti di trovare bar, ristoranti e altri luoghi popolari.
Insomma, sono tutti pronti a strappare il dominio della ricerca a Google. Ma chissà, ce la faranno…
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