Il TikTok ban, le riserve di Bitcoin e la corsa allo Spazio
E poi, i consigli della settimana
Hey, sono stato “aranzullato”: Salvatore Aranzulla, il blogger e divulgatore informatico più conosciuto in Italia, ha citato Technicismi tra le migliori newsletter italiane. Weird flex ma ci tenevo a scriverlo anche qui.
Se ti va di farmi sapere cosa pensi di questa newsletter, puoi commentare l’episodio rispondendo a questa email. Se ti piace, puoi cliccare sul cuoricino qui sopra.
Iniziamo!
- Riccardo
🔥 Gli highlight della settimana
Da oggi TikTok non è più disponibile negli Stati Uniti. La Corte Suprema ha confermato questa settimana la legge che imponeva alla piattaforma di cessare le sue operations americane (o di venderla a un soggetto non cinese). Gli app store hanno rimosso l’app e, per gli utenti che l’avevano già installata, all’apertura compare un pop-up che informa della sua indisponibilità (e invita a chiuderla).
ByteDance, proprietaria cinese di TikTok, non ha mai preso in considerazione l’idea di vendere la piattaforma, probabilmente confidando in una decisione diversa della Corte Suprema (anche le indiscrezioni di Bloomberg di una potenziale vendita a Elon Musk erano state subito smentite). In molti hanno interpretato questo “rifiuto” non tanto come una presa di posizione, quanto come un’ulteriore prova di interferenze cinesi e di pratiche discutibili.
Il divieto è entrato in vigore a un giorno dall’insediamento di Donald Trump, che sta valutando un ordine esecutivo per consentire a TikTok di tornare operativa (secondo diversi avvocati, però, un ordine esecutivo di questo tipo non potrebbe annullare una legge approvata dal Congresso).
Nel frattempo, il CEO di TikTok, dopo aver pubblicato un video in cui ringrazia proprio Trump, ha organizzato una festa con i creator repubblicani della piattaforma per l’insediamento del nuovo Presidente e sarà anche presente in prima fila alla cerimonia che segnerà l’inizio del mandato di Trump. È ironico che proprio Trump, che nel 2020 avviò il processo per il ban della piattaforma, sia ora l’ultima speranza per la piattaforma.
Perché è importante: Almeno per due motivi:
L’incredibile crescita di TikTok, spesso utilizzata da Zuckerberg come prova che Meta non operasse in regime di monopolio né limitasse la concorrenza. Ora, però, proprio Meta (insieme a Google) sarà uno dei principali beneficiari, anche dal punto di vista finanziario, del ban di TikTok negli Stati Uniti, incrementando la propria posizione dominante.
Secondo un report di eMarketer, Instagram e Facebook potrebbero assorbire rispettivamente il 22% e il 17% della spesa pubblicitaria precedentemente allocata su TikTok, mentre YouTube otterrebbe l’11%. Il 18% verrebbe invece distribuito tra Snapchat, LinkedIn, Pinterest, Reddit e X.
Questo continuo tira e molla nelle decisioni è una chiara dimostrazione di come riparare i rapporti con il team di Trump (come TikTok ha fatto negli ultimi mesi), sia una strategia in grado di salvare un’azienda. Non sorprende, quindi, che altre aziende tecnologiche si stiano muovendo per guadagnarsi il favore di Trump.
In questi giorni sono stati pubblicati due report di cui si è parlato poco, ma che potrebbero avere un impatto gigantesco: Evaluating a Strategic Bitcoin Reserve for the United States del Bitcoin Policy Institute e, soprattutto, US-China Competition and Bitcoin as Tool of US Statecraft, firmato da Scott Bessent, futuro segretario del Tesoro. L’idea proposta è quella di creare una “riserva federale di Bitcoin”, una risorsa nazionale permanente a beneficio di tutti gli americani e che potrebbe contribuire a ridurre il debito nazionale.
Attualmente, gli USA possiedono già $19 miliardi in Bitcoin sequestrati ai criminali, scorta che il governo ha recentemente deciso di vendere. Alcuni suggeriscono a Trump di trattenere semplicemente i Bitcoin (cosa che potrebbe fare con un ordine esecutivo) o addirittura acquistarne decine di miliardi di dollari in più, creando una “riserva strategica” simile alle scorte federali di oro e petrolio.
Mesi fa, Trump ha dichiarato di voler trasformare gli Stati Uniti nella “crypto capital of the Planet”. Tra l’altro venerdì, durante il “crypto ball” organizzato dall’industria crypto per festeggiare la sua elezione, Trump ha lanciato il “Trump Coin”. Pur essendo una memecoin senza valore o utilità reale, ha già raggiunto un market cap di $15 miliardi, anche se non tutta l’industria l’ha visto come un segnale positivo.
Il suo consigliere su questi temi è David Sacks, ex COO di PayPal e oggi venture capitalist, su cui il FT ha scritto questo interessante profilo.Perché è importante: dopo le tante dichiarazioni di Trump degli ultimi mesi, il fatto che si stia prendendo in considerazione l’idea di creare una riserva federale di Bitcoin è il vero segnale di cambiamento dopo anni di stretta regolatoria sulle crypto. Un cambiamento che sta attraversando tutto il mondo: in Italia Intesa San Paolo questa settimana ha acquistato 11 Bitcoin, la prima Banca italiana a farlo, mentre in Svizzera si sta discutendo di acquistare Bitcoin come riserva di valore nella Banca Centrale.
Blue Origin, l’azienda spaziale fondata da Jeff Bezos, ha lanciato per la prima volta in orbita il razzo New Glenn, diretto concorrente del Falcon 9 di SpaceX. Nonostante il successo del lancio, il primo stadio del razzo non è stato recuperato, fallendo l’atterraggio su una piattaforma nell’Oceano Atlantico. Questi incidenti (come anche l’esplosione durante il settimo test di Starship di SpaceX avvenuta recentemente) nonostante quello che i media tradizionali scrivono online, non sono veri e propri fallimenti ma rappresentano passaggi fondamentali per raccogliere dati utili a garantire la sicurezza dei futuri lanci ufficiali: learn and improve.
Per quanto riguarda New Glenn, il test segna un passo cruciale verso la trasformazione di Blue Origin in un’azienda finanziariamente sostenibile e meno dipendente direttamente da Bezos. Anche Elon Musk, storicamente acerrimo rivale di Bezos, si è congratulato per il successo del primo lancio orbitale.
Perché è importante: Blue Origin potrebbe diventare il principale concorrente di SpaceX, l’azienda di Elon Musk che attualmente domina il settore dei lanci commerciali nello Spazio. Il suo ingresso nel mercato darà ulteriore impulso alla corsa allo Spazio e sarà cruciale per portare in orbita i satelliti del Project Kuiper, il servizio di Amazon pensato per offrire Internet satellitare attraverso satelliti in orbita bassa. Questo progetto entrerà in diretta competizione con Starlink di SpaceX, ad oggi operativa in già 120 Paesi, attraverso più di 6.300 satelliti, che rappresentano circa il 60% di tutti i satelliti attivi che circondano la Terra
Sponsorizza Technicismi
Raggiungi +7.500 manager, imprenditori e appassionati di innovazione inserendo il tuo annuncio qui.
Metriche della newsletter aggiornate a Gennaio 2025:
Iscritti: +7.500
Open rate medio: 51%
Click rate medio per episodio: 12%
Se sei interessato a sponsorizzare gli episodi di questa newsletter:
✍️ Il weekly mix
Cose da leggere
“He’s no Elon Musk”, il pezzo che spiega perché, nonostante le dichiarazioni e le nuove misure di Meta (sulle piattaforme e all’interno dell’azienda), Zuckerberg sia molto diverso da Musk [The Atlantic]
I 10 trend tecnologici del 2025 [Gartner]
“La guerra dell’attenzione è finita, ecco chi ha vinto”, le riflessioni di
sullo stato dell’arte della creator economy []Supremacy, premiato “best business book” del 2024 dal Financial Times, che racconta la gara tra OpenAI e DeepMind (unit AI di Google) per lo sviluppo e il controllo della prossima frontiera dell’AI
Le riflessioni sul sistema di Community Notes di X dal founder di Ethereum e il suo parallelismo con lo sviluppo del Web3 [Vitalik Buterin]
Cose da ascoltare
Bitcoin conquista anche l’Italia e il successo della creator economy [Actually]
What crypto wants from Trump [Behind the money]
“2025 predictions” [The All In podcast]
Cose da guardare
L’intervista a Matteo Franceschetti, fondatore di EightSleep (azienda che produce dispositivi per misurare e migliorare il sonno), per raccontare la sua incredibile storia [Marcello Ascani]
The Apprentice, film sulla storia di Donald Trump che ho recuperato questa settimana, con uno straordinario Jeremy Strong (Kendall Roy nella serie Succession)
Come Trump è passato dall’essere scettico a supporter nei confronti delle crypto [Bloomberg Originals]
Questo episodio di Technicismi è finito. Ogni settimana, all’interno di questa newsletter troverai una raccolta di tutto quello che ho letto, guardato, ascoltato e imparato ogni settimana.
Se sei interessato a sponsorizzare gli episodi di questa newsletter, trovi tutte le informazioni qui
Bentornato con regolarità!
Potrei dire che Aranzulla ha fatto una bella lista di newsletter, ma sarei di parte! 😊