Ciao, finalmente è arrivato anche questo episodio di Technicismi. Ci ho messo un pochino più del previsto a impacchettarlo ma eccoci qui! Oggi niente “grafico della settimana”, ci risentiamo venerdì prossimo :)
- Riccardo
🚀 La storia della settimana
Come DALL·E cambierà tutto 👨🎨
Negli ultimi mesi ho finalmente sperimentato DALL·E, un’intelligenza artificiale in grado di creare immagini realistiche partendo da semplici descrizioni testuali. Su Technicismi in effetti ne ho già parlato (e le ultime newsletter sono tutte state accompagnate da un’immagine generata proprio da DALL·E).
E l’impressione è quella di essere di fronte a una tecnologia incredibile, di quelle davvero inspiegabili (tipo: come funzionano le chiamate?).
Ma facciamo ordine. DALL·E è stata sviluppata da OpenAI, un’azienda fondata circa 7 anni fa a San Francisco da Elon Musk e dall'allora presidente di YCombinator Sam Altman, con l’obiettivo di sviluppare un’intelligenza artificiale sicura e utile. Prima di DALL·E, l’azienda aveva creato GPT-3, un software in grado di scrivere lunghi testi e articoli partendo da poche righe di contesto, e Copilot, uno strumento che aiuta ad automatizzare la scrittura di codice per gli sviluppatori.
Ma DALL·E (tra l’altro che nome fantastico “DALL·E”, è una crasi tra “Salvador Dalí” e il robottino “WALL-E” della Pixar) non è l’unico software in grado di fare questo. Anche Google e Meta hanno da poco rilasciato software simili e molte altre aziende stanno lavorando su questi progetti, a dimostrazione dell’impatto che questa tecnologia potrà avere su tantissimi settori.
Come dicevo prima, il funzionamento di DALL·E per me rimane un mistero (c’entrano dei certi “diffusion models” il cui funzionamento è spiegato in questo post di Google). Ad ogni modo, è chiaro che venga da domandarsi, ancora una volta: “ma quindi i robot ruberanno pure il lavoro degli artisti?”.
Quando tecnologie di questo tipo si affacciano sul mercato chiaramente molti settori vanno incontro a profonde trasformazioni e chi non è in grado di capirne il potenziale e usarlo a proprio vantaggio può effettivamente perdere il proprio lavoro.
In effetti, guarda qua: è da tempo che mi piacerebbe creare una identità visiva diversa per Technicismi e DALL·E, in una quindicina di secondi, è riuscito a creare delle alternative al mio attuale logo.
E addirittura, con una giusta descrizione, è stato in grado di crearne anche delle versioni alternative:
Ma è proprio questo il punto: per creare un’ottima immagine è necessaria una giusta descrizione. Nel creare queste immagini, infatti, mi sono scontrato con il problema del processo creativo. So che vorrei un nuovo logo ma non so come vorrei quel logo. E senza una buona dose di creatività, DALL·E non serve a niente.
Da questo punto di vista, questi software hanno il potenziale di diventare i miglior alleati degli artisti: così come photoshop ha democratizzato l’editing delle foto, anche DALL·E sta democratizzando la possibilità di creare illustrazioni o immagini in pochi secondi. Ma, esattamente come è successo con Photoshop, solo chi saprà sfruttare lo strumento (magari facendo realizzare a DALL·E una prima bozza del lavoro) riuscirà a sopravvivere e, anzi, a cogliere nuove opportunità (questo sta già accadendo: c’è un artista che lo sta usando per creare filtri di realtà aumentata per i social e uno chef di Miami che lo usa per avere nuove idee sugli impiattamenti).
Insomma, l'arrivo di queste AI non significa necessariamente la morte degli artisti. Ma gli artisti dovranno evolversi e quelli che avranno successo saranno solo quelli che troveranno nuovi idee creative per far in modo che l'AI lavori per loro, e non contro di loro.
Tuttavia, è sempre importante anche domandarsi quali siano i potenziali effetti negativi di questa tecnologia: nonostante oggi su DALL·E non siano ammesse immagini che incitano all’odio, a molestie, violenza, sesso o nudità e non si possano creare deepfakes o immagini legate alla politica, è facile pensare che in futuro emergeranno strumenti simili che adotteranno un approccio meno intransigente nella moderazione dei contenuti.
Come ogni nuova tecnologia dal grande potenziale, è quindi necessario interrogarsi su quali potranno essere le sue conseguenze sulla società, per limitarne gli effetti nocivi. E il momento per farlo è ora, quando sulla piattaforma sono state invitate solo un numero limitato di persone.
In ogni caso, chissà se tra qualche anno, quando ripenseremo ai suoi primi giorni, diremo che DALL·E è stato l'inizio di una rivoluzione creativa o invece la scintilla che ha fatto partire un fuoco devastante…
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