La crescita delle startup in Italia 🚀
Tutti i numeri delle startup italiane presentati alla Tech Week
Hey, scrivo questo episodio di Technicismi da Napoli, all’evento di presentazione di NOS, il nuovo progetto di Alessandro Tommasi, founder di Will!
NOS nasce dalla volontà di fare le cose in modo diverso. Ale l’ha già dimostrato tante volte, per esempio con Will, creando una cosa che non si era mai vista con un linguaggio che non si era mai visto.
Ora l’obiettivo è cambiare la politica, un pezzo alla volta, per creare una società a prova di futuro.
E allora, come scrive lui nelle sue
: Avanti tutta, obiettivo Giugno 2024!Ah, prima di cominciare: cliccando qui sotto puoi supportare la crescita di questa newsletter e ricevere in cambio l'esclusivo accesso all’Archivio Segreto di Technicismi, la raccolta di +200 fonti tra podcast, newsletter, libri, film/docu, long form, video e pagine Instagram che negli anni sono diventate le mie principali fonti di informazione sui temi che più mi appassionano: tech, startup, business e innovazione.
- Riccardo
🚀 La storia della settimana
La scorsa settimana alla Tech Week a Torino, Yoram Wijngaarde, fondatore & CEO di Dealroom, ha fatto il punto sul settore delle startup in Italia.
Anche quest’anno la presentazione si è aperta con grande ottimismo: l’Italia è uno degli ecosistemi di startup in più rapida crescita in Europa (certo, è tutto relativo: se parti con un gran ritardo è poi più facile essere quello che cresce più velocemente).
Tuttavia, quest’anno gli investimenti hanno rallentato tantissimo e, come ci ricorda ogni settimana
, i livelli sono tornati a essere quelli del 2020. Questa in realtà non è un’evidenza solo italiana: secondo PitchBook, anche negli Stati Uniti, per il sesto trimestre consecutivo gli investimenti di Venture Capital in startup sono diminuiti rispetto al trimestre precedente. In particolare, nel terzo trimestre del 2023, gli investimenti di VC statunitensi sono scesi del 30% a $32,7 miliardi, il livello più basso dal secondo trimestre del 2018.In ogni caso, l’ecosistema italiano è ancora moooolto più indietro rispetto a quello di altri Paesi europei.
Una delle cose più interessanti, però, è quello che viene definito lo “Startup Flywheel”. Anche le startup italiane stanno diventando delle founder factories, cioè delle fabbriche di startup. Una delle esternalità positive che portano le startup, oltre che un grande valore economico aggiunto, è infatti quella di essere una base per la creazione di nuove aziende: spesso infatti chi lavora in una startup ad un certo punto decide di crearne una di propria. Qui sotto qualche esempio recente:
E forse è proprio per questo che, come diceva Diego Piancentini (storico braccio destro di Steve Jobs e Jeff Bezos, uno che di innovazione ne ha vissuta tanta) dal palco della tech week l’anno scorso: dovremmo smetterla di parlare di startup, di ecosistema, di finanziamenti, di startupper e cominciare a parlare di più di prodotto, di soluzioni e di clienti.
Sponsored by ClearboxAI
Apocalisse AI: di che cosa dobbiamo davvero preoccuparci?
Molto spesso sentiamo parlare di una fantomatica apocalisse causata dall’intelligenza artificiale. Probabilmente, però, le ragioni più diffuse che scaturiscono le preoccupazioni legate a questa tecnologia sono quelle sbagliate. Sebbene nessuno voglia che tali scenari apocalittici diventino realtà, il sensazionalismo non fa altro che generare rumore e confusione.
Quali sono quindi i veri rischi dell’AI di cui dovremmo essere tutti a conoscenza? E come possiamo mitigarli?
Scoprilo nel recente TEDx di Shalini Kurapati in cui la CEO di Clearbox AI fa chiarezza su questo tema.
🔥 Le news da non perdere
Questa è stata la settimana dell’inizio del processo a Sam Bankman-Fried (SBF), l'ex CEO di FTX, l’exchange di criptovalute la cui incredibile storia è raccontata in questo episodio del podcast Mele Marce.
L’accusa, guidata da Thane Rehn sostiene che tutta la vicenda di SBF (la sua ascesa, il successo dell’azienda etc) sia stata “costruita sulle bugie” e che tutto il denaro depositato dai clienti fosse utilizzato per acquistare proprietà alle Bahamas e arricchirsi attraverso la sua società di trading, Alameda Research.
Secondo la difesa (che pure ha ammesso che i soldi depositati sui conti di FTX fossero poi controllati da Alameda) tutto ciò è stato fatto in buona fede, senza mai volontà di frodare nessuno. Di fatto, la colpa sarebbe di Caroline Ellison, l'ex CEO di Alameda, che non avrebbe limitato l'esposizione della società di trading dopo che Bankman-Fried le aveva chiesto di farlo.
La testimonianza più importante della settimana è stata quella di Gary Wang, cofondatore ed ex CTO di FTX, che avrebbe ammesso di aver commesso dei reati durante il suo periodo in FTX con l'aiuto di SBF, Caroline Ellison e Nishad Singh, ex direttore tecnico di FTX. Ora si aspettano le testimonianze proprio della Ellison e di Singh, che potrebbero essere cruciali per la decisione finale
L’altra notizia che ha fatto molto scalpore è l’imminente (probabile) lancio di Meta in EU di abbonamenti (tra i €10 e i €13) per usare versioni di Facebook e Instagram senza pubblicità. La decisione arriva come modo per compensare la perdita di ricavi causata dalla nuova normativa europea (che entrerà in vigore il prossimo anno) e dopo una recente sentenza del tribunale che ha stabilito che Meta deve chiedere il consenso degli utenti prima di indirizzare loro annunci basati sui loro dati personali
Anche TikTok sta facendo lo stesso, testando un abbonamento di circa $5 per usufruire dell’applicazione senza pubblicità. La piattaforma sta cercando di diversificare le entrate (a un certo punto, l’anno scorso, aveva dichiarato che nel 2023 avrebbero generato $10 miliardi grazie alla pubblicità).
Di fatto YouTube è stata la prima piattaforma a offrire un abbonamento del genere e si stima che oggi generi $8 miliardi all’anno grazie agli abbonamenti alla versione senza pubblicità (circa 1/5 delle revenues totali)
Google ha invece annunciato che il suo chatbot Bard (la loro versione di ChatGPT), verrà integrato su tutti i nuovi dispositivi Android (come se fosse il Siri degli Android, ma molto, molto più intelligenze). Anche Amazon, come scrivevamo la scorsa settimana, sta implementando Alexa con l’intelligenza artificiale generativa, per renderla intelligente, stavolta per davvero
🤔 Altre cose interessanti
L’incredibile intervista che ha fatto Riccardo Haupt, CEO di Will e mio cohost sul podcast Actually, a Brian Chesky, founder e CEO di Airbnb
Un bell’approfondimento di
all’interno di sulle sfide più grandi e i compromessi delle aziende di streamingL’intervista di Ali Abdaal a Daniel Ek, founder e CEO di Spotify, sul recente approdo della piattaforma nel settore degli audiolibri (gli utenti premium in US, Canada, UK, Irlanda, Australia e Nuova Zelanda avranno immediato accesso a +150.000 titoli) e alcune sue riflessioni sull’imprenditoria e la produttività
E infine quella di Jakidale a Tim Cook, CEO di Apple, sulla sfida gigantesca che la sua azienda (una delle più grandi del mondo) sta affrontando per diventare carbon neutral. “It’s very hard. But it’s worth it“. Che potenza, che visione, che impegno straordinario
"L'intelligenza artificiale generale supererà di 10 volte l'intelligenza dell'umanità intera entro 10 anni". È stata la frase che ha detto Masayoshi Son, il CEO di SoftBank, all’annuale conferenza SoftBank World. Per capirci qualcosa di più, in Will abbiamo realizzato una prima stagione di Scomplicalo, un nuovo podcast scritto da Francesco Oggiano che in 5 episodi cerca di decifrare il mondo dell’intelligenza artificiale.
Per oggi è tutto, noi ci risentiamo la prossima settimana!
Se sei interessato, puoi trovare tutte le informazioni su come sponsorizzare gli episodi della newsletter in questo articolo