La musica cambierà per sempre? 🎶
TikTok vuole conquistare il settore della musica & la crescita degli investimenti tech
Ciao, che bello rivederti su Technicismi! Non si sa come fa, ma questa newsletter non si ferma mai. Ora partiamo subito che c’è un sacco di roba da raccontare. Ci risentiamo venerdì prossimo ✌️
- Riccardo
🚀 La storia della settimana
TikTok è il futuro della musica? 🎶
Negli ultimi 40 anni la musica ha vissuto 3 momenti di grandi evoluzioni.
Il 1 Agosto 1980, veniva lanciato MTV, il canale completamente dedicato alla trasmissione di videoclip musicali. Fu un momento epocale per la musica che, da suonata prevalentemente alla radio, cominciò ad essere sempre più presente anche in televisione. L’impatto che MTV avrebbe avuto era chiaro a tutti, tanto che il primo videoclip trasmesso sul canale fu proprio “Video Killed The Radio Star” dei The Buggles.
Poi, a fine anni ‘90, l’arrivo del web, la nascita di piattaforme peer-to-peer che consentivano lo scambio gratuito di file musicali (come Napster), il lancio dell’iPod, l’abbassamento dei costi per l’archiviazione dei file nel computer e la diffusione degli stessi computer come strumento per registrare, distribuire, archiviare e riprodurre la musica, furono tutti fattori che cambiarono ancora una volta il settore. A partire dal 2001, infatti, i ricavi legati alla vendita di musica cominciarono a scendere sempre di più.
Infine, con l’arrivo di iTunes e delle altre piattaforme come Spotify, il mercato cominciò ad offrire un’alternativa: scaricare musica in modo legale e a un prezzo conveniente. Dal 2014 i ricavi musicali ricominciarono a crescere a ritmo sempre più sostenuto e nel 2019 per la prima volta il mercato ha superato i $20mld di cui oltre la metà, $11,4, direttamente imponibili allo streaming.
Ma ora le cose potrebbero cambiare di nuovo e il motore di questa nuova evoluzione potrebbe essere una piattaforma di intrattenimento, TikTok.
Negli ultimi anni, infatti, TikTok si è posizionata anche come una piattaforma dove scoprire musica:
oggi il 63% degli utenti scopre nuova musica principalmente su TikTok
nel 2021, circa 430 canzoni, quando sono state utilizzate come suoni di TikTok, hanno superato 1 miliardo di riproduzioni
oltre 175 canzoni di tendenza su TikTok sono entrate in classifica nella Billboard Hot 100
E il successo di TikTok ha completamente cambiato le relazioni tra artisti ed etichette discografiche (qualche mese fa un gruppo di artisti si lamentava, su TikTok, che le proprie etichette gli imponessero di fare brani che potessero diventare virali proprio su quella piattaforma).
E Bytedance, l’azienda madre di TikTok, vuole investirci sempre di più. In alcuni Paesi come India, Brasile e Indonesia, ha rilasciato un'applicazione chiamata Resso (che a novembre 2021, aveva oltre 40 milioni di utenti) che è una sorta di Spotify con funzioni più social.
Resso è totalmente integrata a TikTok: gli utenti, dopo aver scoperto un segmento di una canzone che gli piace, con un solo click possono essere reindirizzati su Resso e ascoltare la versione completa del brano, senza mai lasciare l'ecosistema ByteDance.
E il successo è stato stratosferico: per intenderci, in India gli utenti attivi ogni mese su Resso sono cresciuti del 304% tra gennaio 2021 e gennaio 2022. Nello stesso periodo, gli utenti di Spotify sono cresciuti del 38%.
Ma gli interessi musicali di TikTok non si fermano a Resso. Ora è stato anche depositato il marchio "TikTok Music" in molti Paesi occidentali, un servizio che consentirebbe agli utenti di acquistare, riprodurre, condividere e scaricare musica (oltre che creare playlist, commentare le canzoni e trasmetterle in live).
Non è del tutto chiaro se questo TikTok Music sarà creato sulla falsariga di Resso o sarà qualcosa di completamente nuovo. Quel che è certo che, proprio come TikTok ha avuto un profondo impatto sul modo in cui funzionano i social media, questa nuova piattaforma potrebbe avere un impatto enorme sul settore dello streaming musicale.
Ti segnalo l’ultimo episodio di Actually, il podcast di Will in cui parliamo proprio di come sta evolvendo il settore della musica.
📈 Il grafico della settimana
Quali sono le tecnologie su cui si investe di più? Secondo il report “Follow the money” di SDA Bocconi, a guidare gli investimenti in nuove tecnologie c’è l’Intelligenza Artificiale. Le imprese focalizzate su AI, infatti sono passate dai $36 miliardi raccolti a livello globale nel 2020 agli 82 del 2021, seguite dalle imprese che operano nel cloud, che aumentano gli investimenti dai $15 miliardi del 2020 ai 43 del 2021.
Spicca anche la blockchain, settore nel quale le imprese, nel 2021, raccolgono 35 miliardi (erano appena 3 nel 2020). Guardando alle percentuali di crescita, è proprio la blockchain a segnare l’unico aumento a quattro cifre: +1.118% del 2021 sul 2020, seguito dal +354% del 3D printing, dal +277% della tecnologia satellitare, dal +225% della computer vision (una delle tecnologie dietro alle auto a guida autonoma, per esempio) e al + 185% del cloud computing.
Unica tecnologia ad aver registrato una crescita negativa negli investimenti è il 5G. Questa frenata potrebbe però essere fisiologica dato che il 5G è una tecnologia che a oggi ha bisogno ancora di una solida infrastruttura portante, la cui realizzazione è nelle mani di un ristretto numero di aziende, come gli operatori telefonici nazionali o alcuni grandi digital incumbent ed è dunque difficile che ci sia spazio per aziende più piccole come le startup, oggetto della ricerca.
🔥 Le news da non perdere
Le prenotazioni su Uber sono ai massimi storici e l’azienda per la prima volta ha chiuso l’anno con un flusso di cassa positivo. Ci sono voluti solo 13 anni e 25 miliardi di dollari di perdite.
Meta sta testando una nuova piattaforma di streaming chiamata Super. La piattaforma consente agli utenti di ospitare livestream interattivi, di interagire con le proprie community e di monetizzare (un’alternativa a Twitch e YouTube Live?)
L’intelligenza artificiale AlphaFold di DeepMind (di proprietà di Alphabet, la holding di Google) ha mappato le strutture di quasi tutte le proteine conosciute dagli scienziati, che ora sono a disposizione per lo studio su Google Cloud.
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Mesi fa ho deciso di abbandonare Facebook, stanco del cacofonico rumore che lo domina. Frequento Twitter, ma richiede troppo tempo per ottenerne un qualche beneficio informativo, anche là il rumore è assordante. Instagram? Lo uso ormai solo per fare un po' di divulgazione per i miei studenti, ma ammetto di essere poco coinvolto. Su Tik Tok non esisto, per pigrizia e sincero disinteresse. Ma dopo aver letto, grazie a Technicismi, della mossa strategica di Bytedance per diventare un gigante dello streaming musicale, mi arrendo alla travolgente evoluzione del panorama social media.
Ti ho scoperto grazie al consiglio di WriTech