La rivoluzione di OpenAI, Apple e la ricerca online, il ritorno di Elizabeth Holmes
E poi, i consigli della settimana
Che settimana infinita. Anche la newsletter è in ritardo di qualche ora, ma è arrivata!
È stato annunciato che sarò uno dei 10 speaker al TEDx Cortina, che figata! Nelle prossime settimane sarò affiancato da una coach per la preparazione dello speech: sarà un’analisi su come cambia il modo di informarci oggi (e sarà anche un concentrato di tante cose di cui parlo in questa newsletter). Non vedo l’ora. Se ci sarai, ci vediamo lì!
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Iniziamo!
- Riccardo
🔥 Gli highlight della settimana
Questa settimana si è parlato della presentazione di una nuova startup negli Stati Uniti. È stata fondata da Billy Evans, il partner di Elizabeth Holmes, oggi in prigione a causa di una sentenza per frode e associazione a delinquere. Holmes era diventata popolare fondando Theranos, una startup che prometteva di rivoluzionare gli esami del sangue usando volumi sorprendentemente piccoli di sangue (come da una puntura sul dito). Aveva convinto investitori privati a istituzionali a finanziare la sua idea arrivando a far valere la sua azienda $9 miliardi. C’era un problema: non esisteva alcun servizio rivoluzionario e i clienti venivano, di fatto, truffati. La startup che ha lanciato Billy Evans in questi giorni si chiama Haemanthus e, proprio come Theranos, promette… “l'ottimizzazione della salute umana” attraverso le analisi del sangue. What a time to be alive!
Settimana storica per OpenAI che ha deciso di fare di tutto: ristrutturarsi, lanciare una nuova unit aziendale, rinegoziare gli accordi con Microsoft e assumere una delle manager più forti del mercato. Tutto insieme. OpenAI oggi vale $300 miliardi e sembra pronta a creare un modello di business in grado di produrre ricavi giganteschi, reinventando completamente il modello delle tech company.
Partiamo dalla governance. Dopo settimane di avanti e indietro, Sam Altman ha annunciato che la struttura “non-profit che controlla una for-profit che controlla una LLC” verrà sostituita da una Public Benefit Corporation: formalmente a scopo di lucro, ma con un vincolo statutario al “bene pubblico”. Una mossa che dovrebbe permettere di sbloccare i miliardi di SoftBank (che aveva messo come condizione il completamento della ”riforma” entro il 2025) ma allo stesso tempo rassicurare i giudici di California e Delaware, che avevano iniziato a indagare sull’operazione
Nel frattempo Microsoft starebbe rinegoziando la propria posizione e sarebbe disposta a ridurre la propria quota azionaria nella nuova struttura societaria in cambio dell’accesso alle tecnologie future. Secondo l’FT questa mossa potrebbe favorire OpenAI nello sbarco in Borsa.
Infine, Fidji Simo, ex CEO di Instacart, è stata nominata “CEO of Applications”. Più volte abbiamo detto che OpenAI ha 1 miliardo di utenti attivi, di cui solo il 5% pagante. L’obiettivo di Simo sarà trasformare ChatGPT in una vera piattaforma (magari lanciando le ads o un sistema di checkout per la nuova funzione di shopping?)
Anche per Google sono settimane intensissime. È stata lanciata la “AI Mode” che rappresenterebbe la trasformazione definitiva del motore di ricerca in “assistente conversazionale multimodale”: i risultati non sono più solo link ma risposte visuali, complete, navigabili e con memoria persistente. Facendo una ricerca generica si possono ricevere ricevere schede prodotto, recensioni, pulsanti per l’acquisto, tutto in un’interfaccia simile a quella di un’app.
La novità arriva in un momento cruciale: Eddy Cue, vicepresidente di Apple, ha rivelato che le ricerche su Safari sono calate per la prima volta nella storia a causa dell’uso degli assistenti AI. Il risultato è stato un -7% per il titolo Alphabet. Google ha provato a calmare i mercati (“le ricerche da Apple continuano a crescere nel complesso”) ma, se non si fosse ancora capito, il messaggio è chiaro: Google e i chatbot AI competono nello stesso mercato.

Il processo del momento è quello di Meta. Questa settimana ha testimoniato Adam Mosseri, Head of Instagram, che si è concentrato su come la sua piattaforma ha affrontato la concorrenza di TikTok. Ha detto una frase iconica (la versione “matura” del move fast & break things): “o cresci, o muori lentamente”. Il problema (e la follia di tutto questo processo) è che l’accusa sostiene che Instagram, Facebook e Snap operino in un mercato diverso da quello di TikTok (che sarebbe una piattaforma di intrattenimento). In ogni caso Mosseri ha mostrato documenti interni che dimostravano come già nel 2020 l’engagement su Instagram crollava proprio “a causa di TikTok e Snapchat”.

E poi c’è stata la grande scommessa di DoorDash, che ha lanciato un’offerta da $3,8 miliardi per acquisire Deliveroo, la piattaforma britannica del food delivery (di cui Amazon possiede il 14%). Notizia che arriva dopo qualche mese dalla fusione tra Glovo e Delivery Hero, la vendita di Just East a Prosus e praticamente in contemperanea all’acquisto di Trendyol Go (in Turchia) da parte di Uber. Deliveroo ha quote di mercato in calo, margini ridotti (4%), una valutazione di mercato inferiore alla metà dell’IPO 2021 ed è forte solo in Italia (In UK e Francia è dietro sia a Uber Eats che a Just Eat). Ma per DoorDash, che fa l’88% del suo fatturato negli USA, è l’unico modo per entrare davvero in Europa.

E infine è arrivato un annuncio inaspettato da Bill Gates: la sua Gates Foundation chiuderà nel 2045. In vent’anni spenderà tutto il suo patrimonio (oltre $100 miliardi), per risolvere malattie come la tubercolosi, l’H.I.V. e la malaria.
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Cose da leggere
Il “Lunch with the FT” con Sam Altman [Financial Times]
Un report sull’aumento della spesa dei brand in creator [Spotter]
I rapporti tra Elon Musk e i suoi vicini di casa [New York Times]
Cose da ascoltare
Il ritorno della gig economy, il (miope) piano EU per i cervelli in fuga + le pagelle delle Big Tech [Actually]
Cose da guardare
L’incredibile intervista di Patrick Collison a Jony Ive [Stripe]
Come raccontare una storia [Digital Journalism]
Come Elon Musk ha messo a repentaglio la sua popolarità in 100 giorni [Bloomberg Originals]
Questo episodio di Technicismi è finito. Ogni settimana, all’interno di questa newsletter troverai una raccolta di tutto quello che ho letto, guardato, ascoltato, imparato ogni settimana.
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