Ciao, eccoci di nuovo su Technicismi. Il 40% di chi ha risposto al sondaggio della scorsa settimana dice di avere già comprato crypto mentre il 31% intende farlo a breve. In Italia, in realtà, sono ancora poche le persone che hanno già acquistato una criptovaluta: secondo un sondaggio di Capterra, sarebbero solo il 18% della popolazione (mentre il 44% starebbe pianificando di comprarle).
Ora partiamo con i technicismi della settimana!
- Riccardo
🚀 La storia della settimana
Elon Musk fa shopping 🛒
Alla fine ce l’ha fatta. Elon Musk si è comprato Twitter e se l’è portato a casa per 44 miliardi di dollari (mi fa sempre molto ridere pensare che, per farlo, abbia acceso un mutuo da… 25 miliardi di dollari). Un’altro lato abbastanza simpatico (quanto folle) è che la trattativa è durata solamente 20 giorni (anche se ora, per diventare effettiva, impiegherà alcuni mesi):
4 aprile: Musk rivela di aver acquistato una quota di maggioranza (il 9,3%) dell’azienda
5 aprile: gli viene offerto un posto nel board ma lui rifiuta
14 aprile: offre $43 miliardi per comprarsi Twitter
15 aprile: il board dell’azienda adotta una “poison pill” per impedire l’acquisizione forzata
25 aprile: Twitter accetta l'offerta di Musk
Ora, però, arriva la parte più complicata: dare seguito alle sue parole. Nei giorni scorsi Musk ha annunciato che si concentrerà sul miglioramento del prodotto introducendo nuove funzionalità, rendendo aperto l’algoritmo, eliminando i bot e verificando l’identità di tutti gli utenti. In passato, Musk era stato molto critico nei confronti dell’andamento dell’azienda. In effetti oggi Twitter è utilizzato “solamente” da 217 milioni di utenti ogni giorno e rappresenta ancora una limitatissima quota di mercato nel settore della pubblicità online, ad oggi la principale fonte di monetizzazione (nel 2021 le entrate pubblicitarie sono state di appena $4,5 miliardi, poco più alte di quelle di TikTok, le cui previsioni di crescita però parlano di un x3 nel 2022, e lontanissime da quelle di Meta, $115 miliardi). D’altra parte, dal punto di vista finanziario, qualcosa si sta muovendo (seppur poco): nel 2021 la perdita netta della società si è ridotta da $1,1B del 2020 a $221,4M e i ricavi sono aumentati del 36,6% a $5,1B.
Nonostante in molti, visti i risultati ottenuti con le sue altre aziende, si aspettano che Musk possa rivoluzionare pure questo social, non tutti vedono di buon occhio l’acquisizione. Twitter, infatti, oggi è una delle più grandi piattaforme social del mondo ed è una fonte di informazione non solo per gli utenti ordinari ma anche per attivisti e giornalisti. Questa operazione, che ricorda molto gli acquisti da parte di alcuni miliardari di grandi piattaforme media (Jeff Bezos nel 2013 acquistò il Washington Post per $250 milioni, Marc Benioff, fondatore di Salesforce, acquistò il Time nel 2018 per $190 milioni, etc …) potrebbe quindi nascondere alcuni pericoli derivanti dall’accentramento della proprietà nella persona di Musk. Sicuramente se ne tornerà a parlare. Nel frattempo stiamo a vedere come andrà questa sua nuova avventura imprenditoriale. Un tweet alla volta.
A proposito: questa settimana, insieme a Francesco Oggiano, cerco di spiegare Chi è Elon Musk sul Loop di Will. Se non conosci la sua storia, prova a darci un occhiata!
📈 Il grafico della settimana
Questa settimana LinkTree ha pubblicato il “2022 Creator Report” nel quale analizza lo stato della creator economy nel mondo. Le informazioni contenute al suo interno sono un aggregato di dati raccolti dalla piattaforma (che ha raggiunto i 24milioni di utenti) e da un sondaggio al quale hanno risposto 9.500 creator.
Ad oggi, tra i 4.2 miliardi di utenti che utilizzano i social media, 200 milioni sono creator, 88 milioni (il 44%) lo sono a tempo pieno e 72 milioni (il 36%) crea contenuti da meno di un anno. Nonostante questo, tra chi ha reso la creazione di contenuti il proprio lavoro, solo il 12% guadagna più di 50 mila dollari all'anno (addirittura, il 46% dei full time creator, ha guadagnato meno di $1000).
Interessante poi l’analisi delle piattaforme: il 12% dei creator “principianti” identifica TikTok come la propria piattaforma di riferimento (mentre, tra i creator di lungo corso, questo numero diminuisce al 6%). Allo stesso modo, Facebook è la piattaforma di riferimento per il 16% dei creator alle prime armi (questo numero proprio non so spiegarmelo, probabilmente in alcuni Paesi, soprattutto in via di sviluppo, Facebook è ancora dominante).
Infine un discorso sulle nicchie: forse c’aveva ragione Montemagno quando diceva che le nicchie sarebbero state il futuro. Oggi il 66% si considera un creator di una nicchia e, tra questi, il 7% guadagna oltre 100.000 dollari all'anno (tra i creator non di nicchia solo il 5% guadagna le stesse cifre).
🔥 Le news da non perdere
Dopo il Digital Market Act (di cui avevamo parlato qui) l’UE ha trovato un accordo sulle norme che saranno contenute all’interno del Digital Service Act:
sarà vietata la pubblicità mirata ai minori o basata su religione, orientamento sessuale o etnia
saranno vietata le interfacce confuse che portano l’utente a compiere un’azione senza accorgersene
le piattaforme dovranno essere più trasparenti sul funzionamento degli algoritmi e dovrà sempre essere fornito un feed non basato sulla profilazione (per esempio un feed cronologico sui social)
I servizi di hosting e le piattaforme online dovranno dare spiegazioni sui contenuti che hanno rimosso e dare agli utenti la possibilità di appellarsi
Dovranno essere introdotte nuove strategie per combattere la disinformazione
Anche YouTube non se l’è passata benissimo negli ultimi mesi (crescendo “solo” del 14%, rispetto al 25% inizialmente previsto). Le ragioni sono le stesse che hanno colpito Netflix: un panorama dell’intrattenimento sempre più affollato (ne parlavamo la settimana scorsa) e un calo della spesa pubblicitaria causato dal ban in Russia.
The Boring Company, l’azienda di Elon Musk che costruisce tunnel sotterranei per risolvere il problema del traffico, vuole costruire un HyperLoop, il treno supersonico “ideato” proprio da Musk.
Il 9 Maggio Meta (ex-Facebook) aprirà il suo primo store fisico in California. C’è ancora tanta confusione nei confronti del metaverso (solo il 16% degli americani sa cos’è) e l’azienda spera di rendere tutto più chiaro facendo provare agli utenti alcuni dei suoi prodotti fisici
È stato lanciato (per il momento solo in USA) l’”Apple Self Service Repair,” il programma con cui gli utenti potranno riparare i propri dispositivi acquistando direttamente da Apple componenti originali
Tesla sta sviluppando un sistema per rendere disponibile il WiFi all’interno delle proprie auto (pure in Europa)
La Repubblica Centafricana adotterà Bitcoin come moneta a corso legale per “aprirsi a nuove opportunità”. Nel Paese, solo l’11% della popolazione ha una connessione ad Internet
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