Le piattaforme tech cambieranno per sempre? 💻
In questi giorni si decide come funzionerà l'internet del futuro
Ciao, prima di cominciare ti faccio una domanda secca: come ti immagini il futuro? Nel 1966 la BBC ha fatto questa domanda a un gruppo di ragazzi, chiedendogli di immaginare cosa avrebbero fatto nel 2000. Le loro risposte sono incredibili.
Ora partiamo con i Technicismi della settimana, ci risentiamo venerdì prossimo :)
- Riccardo
🔥 La storia della settimana
Uno degli aspetti che più mi affascina del mondo digitale e tech è quello legato all’evoluzione delle piattaforme. Spesso qui su Technicismi parlo di come i social media e le altre piattaforme stiano cambiando, a volte trascinate dalla forza della competizione (l’introduzione di TikTok ha cambiato completamente il mercato dei social media), altre dalla regolamentazione e, altre ancora, semplicemente dell’evoluzione della società e del settore dell’intrattenimento.
L’impatto che la regolamentazione può avere sul futuro di internet è un tema mega importante e negli ultimi giorni se ne è parlato molto in relazione a due casi simili tra loro, Gonzales v. Google e Twitter v. Taamneh, discussi di fronte alla Corte Suprema USA. I casi potrebbero rimettere in discussione la Section 230, una regolamentazione che esenta le piattaforme come i social media dall’essere responsabili dei contenuti che vengono pubblicati al loro interno.
In particolare, secondo le accuse, gli algoritmi di YouTube e Twitter avrebbero consigliato contenuti sempre più radicalizzati ad alcuni utenti poi accusati di aver compiuto atti terroristici.
La Section 230 non era stata pensata per un mondo dove le piattaforme organizzavano i contenuti al loro interno attraverso filtri algoritmici. Ed è per questo che qualcuno vorrebbe che oggi queste piattaforme fossero ritenute responsabili dei singoli contenuti al pari di chi quel contenuto l’ha effettivamente prodotto e pubblicato. La posizione delle piattaforme, ovviamente, è chiara: secondo gli avvocati di Google, oggi questo tipo di curatela attraverso algoritmi è “necessaria per rendere Internet un luogo utile”.
Insomma, gli Stati Uniti si stanno scontrando con il solito dilemma: l’innovazione che corre veloce e la regolamentazione che non riesce a starle dietro.
L’Europa, da questo punto di vista, si sta ponendo come leader nella regolamentazione: il Digital Service Act ad oggi è probabilmente la regolamentazione più completa sul mercato delle piattaforme (non solo social media ma anche piattaforme di viaggio, app store, etc) e nasce con l’obiettivo di creare un ambiente digitale sicuro e affidabile, che tuteli i diritti dei consumatori e allo stesso tempo non freni l’innovazione e la competitività.
Ma la decisione è esclusivamente in capo agli Stati Uniti. Nel caso i giudici dovessero dar ragione all’accusa, il futuro delle piattaforme potrebbe essere completamente diverso da quello che conosciamo oggi e Internet potrebbe davvero cambiare per sempre.
🔥 Il grafico della settimana
Paramount+ probabilmente è entrata un po’ più tardi rispetto alle altre piattaforme nella “streaming war” ma sta facendo il panico. Nell’ultimo trimestre del 2022 è stato il servizio in grado di attrarre il maggior numero di nuovi iscritti:
Paramount+: +9,9 milioni
Netflix: +7,7 milioni
Disney+: -2,4 milinoi
La crescita (ora ha quasi 60 milioni di iscritti) è stata generata grazie allo sforzo di marketing su due titoli in particolare: Top Gun: Maverick e la quinta stagione di Yellowstone. La streaming war è una delle evoluzioni più interessanti del settore dei media.
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Dal 15 al 17 giugno, a Rimini, tornerà la Fiera Internazionale e Festival sull’Innovazione Tecnologica. Saranno 3 giorni con oltre 100 eventi legati all’innovazione, tra cui l’AI Global Summit sull’intelligenza Artificiale, il World Startup Fest, il Digital Job Fair, il Digital Tourism Fest e l’e-commerce Fest.
All’evento parteciperanno startup, marketing manager, investitori, agenzie, PMI, creator, blogger, giornalisti da tutto il mondo e, ovviamente, anche Technicismi :)
Sono online i primi 15 stage e gli oltre 130 speaker già confermati al loro interno: un'anteprima dei più di 100 eventi della tre giorni di WMF, in cui ampio spazio è dedicato alla formazione su temi del web marketing, dell'imprenditorialità e dell'innovazione tecnologica e digitale.
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🔥 Le news da non perdere
A Marzo verrà rilasciato Ernie Bot, la versione cinese di ChatGPT sviluppata da Baidu (la Google cinese)
Apple sta facendo grandi progressi su una tecnologia di monitoraggio non invasivo della glicemia per l'Apple Watch. Un mercato, quello dei diabetici, da 500 milioni di persone nel mondo. Più grande di quello del metaverso e dell’intelligenza artificiale messi insieme
Spotify rilascierà un DJ virtuale personale basato su AI che riprodurrà la musica che crede ti possa piacere. Niente di più che un “Discover Weekly” on steorids
A quanto pare Google starebbe pagando ad Apple una parte dei ricavi generati da Google Chrome su iOS. Uhmmm, forse è per questo che Apple non ha ancora sviluppato un proprio motore di ricerca? E magari è anche il motivo per cui non hanno mai posizionato Safari come alternativa a Chrome
Questa è strana forte: tramite l’app NBA potrai scansionare il corpo di una persona con lo smartphone e in pochi secondi andare a sostituirlo a quello di un giocatore durante una partita (una di quelle cose incredibili che mi fa scoprire Nicolò Santin)
🤔 Altre cose interessanti
“Snoop Dogg metterà i suoi album per una settimana in esclusiva su TikTok” - Come TikTok sta rivoluzionando la musica
“50 idee di startup da rubare” - da Anand Sanwal, CEO di CB Insights
“The maze is in the mouse” - Perchè la burocrazia e una cultura aziendale autoreferenziale rendono difficile continuare ad innovare in Google
Per oggi è tutto, noi ci risentiamo la prossima settimana!
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