Technicismi #77 🚀
Tutte le novità di Apple, Jeff Bezos insegna il business, la rivoluzione dello SPID
Hey, eccoci ad un’altra newsletter di Technicismi. Hai seguito l’avento Apple di Martedi? Ne parliamo qui sotto ma se segui la pagina Instagram di Technicismi avrai già visto che non sono molto entusiasta.
A proposito, mi chiedevo: ma tu sei team iOS o team Android?
📱iOS, easy…
🤖 Android è 1000 volte meglio!
- Riccardo
In questa newsletter
Apple ha presentato i nuovi iPhone dod… ehm, 13
Il Bezosismo verrà insegnato a scuola
La rivoluzione digitale italiana
La noiosissima presentazione dei nuovi iPhone 📱
Martedì sera Apple ha organizzato il solito evento di presentazione dei nuovi dispositivi hardware. La conferenza, infinita e noiosissima, non è stata per niente entusiasmante, così come i dispositivi che sono stati presentati. Ne parliamo qui sotto
iPhone 13: nonostante Tim Cook l’abbia definito "l'iPhone più pro di sempre" (cosa significa lo sa solo lui), non cambia molto rispetto al modello precedente (se non una notch più piccola e le fotocamere disposte in obliquo). Lo schermo è un po’ più luminoso e veloce e la batteria dura di più. Ah e c’è il cinematic mode
Apple Watch Serie 7: ha uno schermo del 20% più grande, si ricarica molto più velocemente e resiste alla polvere. Inoltre ha delle nuove funzioni legate ad Apple Fitness+ (il servizio di Apple che in autunno arriverà anche in Italia), come il rilevamento automatico di quando andiamo in bicicletta.
iPad Mini: qui probabilmente ci sono stati i più grandi aggiornamenti (è stato introdotto il Touch ID nel pulsante di accensione e 5G).
Nonostante negli ultimi anni le differenze tra i dispositivi vecchi e i nuovi siano sempre più basse, Apple continua a fare dei risultati straordinari dalle loro vendite. Nell’ultimo trimestre l’azienda ha fatturato $64B per quanto riguarda l’hardware:
- iPhone: $39.6B
- Wearable (Apple Watch): $8.8B
- Mac: $8.2B
- iPad: $7.4B
Mica male…
Ah, un’ultimissima cosa: ho visto questa bella intervista di iJustine (YouTuber tech americana) a Tim Cook subito dopo l’evento, nel quale parlano un po’ più informalmente di tutti i prodotti presentati e del futuro di Apple (VR, etc).
La nascita del “Bezosismo” 👨🦲
Uno dei più importanti insegnamenti che ci ha lasciato Jeff Bezos dopo 27 anni al comando di Amazon è sicuramente il suo stile manageriale. Bezos è riuscito a far funzionare un modello che in teoria non aveva alcun senso e non sarebbe mai riuscito ad essere profittevole.
Il Wall Street Journal questa settimana ha pubblicato un articolo sull’argomento, coniando un vero e proprio termine: “Bezosism”, la filosofia che permette ai magazzini di Amazon di funzionare in maniera così efficiente. In particolare il “Bezosismo” funziona così:
I magazzini sono monitorati da una combinazione di sensori e software che tracciano l'attività di ogni lavoratore.
Questi dati permettono ad Amazon di calcolare un “ritmo” di lavoro del singolo magazzino (che di fatto è una media delle prestazioni di ogni lavoratore nel magazzino stesso)
Se i magazzinieri non dovessero riuscire a mantenere il passo, vengono avvisati da un algoritmo. Troppi avvertimenti possono risultare in un licenziamento.
Chiaramente questa è una pericolosa estremizzazione del concetto Fordiano di catena di montaggio, dove ogni passaggio deve essere il più possibile efficiente per incrementare la produttività. Ma, come ormai ben sappiamo, questa pratica, a volte, ha portato alla creazione di un ambiente tossico. Secondo alcuni lavoratori, il calcolo del “ritmo” di lavoro, ha come conseguenza una competizione folle tra le diverse squadre che spesso porta all’elusione di alcuni standard di sicurezza (il tasso di infortuni gravi di queste strutture è più del doppio della media: 9,6 infortuni gravi per 100 lavoratori vs una media di 4 per le altre aziende di settore nel 2018).
A quanto pare, però, il “bezosismo” potrebbe essere regolato presto, sia negli Stati Uniti che in Europa (e più specificatamente in Italia), dato che i lavoratori, proprio in questi mesi, si stanno organizzando in sindacati e hanno cominciato a scioperare.
La prossima volta che farai un acquisto d’impulso e lo riceverai il giorno dopo, non sorprenderti: non è magia, è Bezosismo…
Lo SPID cambierà la Politica italiana 🚀
Quando Diego Piacentini (ex VP di Apple e Amazon) fu chiamato nel 2016 da Renzi per guidare la transizione tecnologica italiana, una delle prime cose che fece fu rendere operativo lo SPID, il sistema di identità digitale dello Stato. Grazie allo SPID la Pubblica Amministrazione ha fatto un balzo in avanti di 10 anni e negli anni si è reso sempre più utile (recentemente è diventato indispensabile per ricevere il Green Pass).
Grazie ad un emendamento, poi, da quest’estate lo SPID è stato equiparato alla firma in presenza per contribuire alle proposte di referendum. I risultati sono stati incredibili: da quando è stato introdotto, il referendum relativo all’Eutanasia Legale è passato dalle 500k firme (raccolte fino a quel momento) a 850k in pochissimi giorni.
Il sistema offre al cittadino dei vantaggi legati alla:
semplicità d’uso. Fai click su un link, ti autentichi con SPID, firmi. Easy.
semplificazione dei processi. Andando a rimuovere tutti i sistemi complessi di gazebi poco stabili, fogli volanti, gente che ruba le penne, etc…
inclusività: permette a chiunque di votare da casa propria senza dover recarsi nei gazebi fisici, che spesso sono presenti solo nelle grandi città.
La conseguenza, però, è importante e ne parlava Breaking Italy in un recente video. ll decreto ha infatti aperto ad un nuovo mondo di democrazia diretta, nel quale inevitabilmente diminuirà il potere dei partiti o delle grandi organizzazioni (le uniche fino ad oggi in grado di riuscire a gestire questo processo macchinoso) e aumenterà quello dei privati cittadini. O magari delle persone in grado di “muovere” le masse. Come gli influencer. Saranno loro il futuro della Politica?
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Startup della settimana 🔥
Founder e CEO: Giorgio Morelli
Data fondazione: 2018
Importo raccolto: €200k
Team: 12 persone
Sede centrale: Torino
WeStudents è un’azienda che vuole rivoluzionare la Scuola. Ad oggi l’app di WeStudents permette di trasformare il telefono in un diario smart, sincronizzandosi con il registro elettronico e permettendo agli studenti delle scuole superiori di interagire online con i compagni di classe.
La visione del fondatore, Giorgio Morelli, è quella però di diventare un “abilitatore” della Scuola del futuro, di cui ci a parlato nell’ultimo episodio del podcast
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