Ciao, questa settimana ho una domanda per te: perché leggi Technicismi? Cosa ti piace della newsletter? Cosa vorresti leggere di più? Cosa potrei migliorare? Se ti va puoi rispondere direttamente a questa email oppure scrivere alla pagina Instagram. Grazie :)
- Riccardo
In questa newsletter
La crescita esplosiva della blockchain
A Venezia utilizzeranno nuove tecnologie per il tracciamento dei turisti
Hai mai comprato qualcosa sui social media?
Ormai non puoi più ignorarla 🔗
Questa settimana mi sono imbattuto in un grafico impressionante sull’aumento delle transazioni di Bitcoin, Ethereum e Litecoin, tre delle maggiori crypto per capitalizzazione.
Poco dopo, su Decrypto, la newsletter sul mondo blockchain, ho letto le news più interessanti dell’ultima settimana che riporto qui sotto:
Revolut, che da tempo offre la possibilità di acquistare criptovalute, sta valutando il lancio di un token proprietario basato sulla blockchain di Ethereum
Visa ha recentemente annunciato di star lavorando a un nuovo progetto chiamato Universal Payment Channel (UPC), una piattaforma che funzionerà come un “adattatore universale” di blockchain e consentirà a banche centrali, aziende e consumatori di scambiare diverse valute in modo sicuro e affidabile
TikTok ha rilasciato "momenti culturalmente significativi su TikTok" sotto forma di NFT, per celebrare l'impatto che i creators hanno avuto sulla piattaforma
Nonostante le controversie causate da instabilità, volatilità ed impatto ambientale, le criptovalute stanno iniziando a mostrare tutto il loro potenziale e giorno dopo giorno migliorano la loro posizione come una solida forma alternativa di moneta.
Bitcoin potrebbe essere una bolla. Ma la Blockchain è altro: è una tecnologia rivoluzionaria con un potenziale enorme e i progressi più grandi nella blockchain devono ancora arrivare.
Come dicono negli USA “it’s here to stay”.
Il tracciamento dei turisti a Venezia 🎭
Lunedì il New York Times ha pubblicato un interessantissimo articolo sulle recenti iniziative, a Venezia, di “monitorare” i flussi di turisti attraverso soluzioni tecnologiche. In città verranno infatti utilizzate dalla Polizia Locale centinaia di telecamere che consentiranno di prevenire l'affollamento. Inoltre, saranno anche monitorati gli spostamenti delle persone attraverso le celle telefoniche a cui si agganceranno i cellulari. Infine, la prossima estate, verranno installati nei punti di accesso in città, i gate di cui a lungo si è parlato e che conteranno la quantità di persone presenti ogni giorno in città. Se si supereranno certe soglie, ad alcuni turisti sarà impedito l’accesso.
L’obiettivo, come dice il sindaco Brugnaro, è quello di preservare le meraviglie di Venezia ed ottimizzare i servizi pubblici per creare una città più vivibile per tutti, turisti e residenti. Le perplessità, ovviamente, non si sono fatte attendere. Molti veneziani, oltre a temere l'invasione della propria privacy (il sistema sarà in grado di registrare età, sesso, Paese di origine etc.), hanno anche paura che queste iniziative possano disincentivare l’arrivo di molte persone facoltose, fondamentali per il turismo di Venezia. In realtà, tutti i dati telefonici sono raccolti in modo aggregato e anonimo attraverso una partnership con TIM e i dati dei turisti saranno facilmente individuati per la breve permanenza in città.
Spesso, negli ultimi anni, si è parlato di riconoscimento facciale e di sistemi di sorveglianza di massa in Cina e altri Paesi considerati più “invasivi” delle libertà personali. In realtà, questi sistemi sono molto più vicini di quanto sembri e il “modello Venezia” potrebbe rappresentare un importante precedente
All’intersezione tra social media e shopping 🛍
I social media hanno sempre incentivato lo shopping. L’esperienza, però, non è mai stata ottimale: dopo aver cliccato un link, la piattaforma ti reindirizza ad un sito esterno. Da lì devi trovare i prodotti che ti piacciono, aggiungerli al carrello, inserire i dati della carta di credito e della spedizione e fare il check out. È un funnel complicato che non è ottimale né per l’utente né per il social. E nemmeno per le aziende che spesso devono pagare cifre maggiori per l’advertisement.
Questo è il motivo per cui sempre più spesso i principali social media annunciano nuove funzioni di shopping in-app. Instagram, oltre un anno fa, ha rilasciato il checkout in-app a tutte le aziende statunitensi. TikTok ha fatto una partnership con Shopify e anche Twitter, sebbene un po’ in ritardo, ha annunciato un “modulo shop” che permetterà agli account aziendali di mostrare i prodotti che gli utenti possono acquistare in-app.
Chissà come andrà. Molti utenti, infatti, entrano su Instagram e Pinterest proprio per cercare ispirazioni di nuovi prodotti: creare un’esperienza di acquisto frictionless è fondamentale. Lo stesso non si può però dire di Twitter!
In ogni caso, le più recenti proiezioni stimano che entro il 2023 le vendite attraverso social media supereranno i $735B. Il social commerce è il futuro.
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