Ciao, è bello rivederti su Technicismi. Hai visto che l’ha fatto davvero? Elon Musk, dopo aver pubblicato un sondaggio su Twitter nel quale chiedeva ai suoi 62 milioni di followers se vendere o meno il 10% delle sue azioni Tesla, mercoledì ha parzialmente mantenuto la promessa vendendo 4,5milioni di azioni ad un prezzo ~$1000 l’una.
In realtà si è poi scoperto che le operazioni di vendita erano già cominciate più di due mesi fa. Insomma, il sondaggio è stata semplicemente l’ennesima occasione per far parlare di sé.
Ma questo non è tutto.
Dopo aver incassato $5miliardi dalla vendita, Musk ha poi ricomprato le azioni a $6 l’una, esercitando un diritto di stock option (la possibilità di acquistare un titolo a un valore prefissato a prescindere dalle variazioni di prezzo avvenute nel tempo). Allucinante.
- Riccardo
In questa newsletter
Le città del futuro saranno rivoluzionate dalle criptovalute
Che fine hanno fatto i droni?
Come le criptovalute cambieranno le città 🔗
Vitalik Buterin, il fondatore di Ethereum, ha pubblicato un interessante articolo questa settimana nel quale si interrogava sulle potenzialità delle criptovalute nella creazione della città del futuro.
Nell’ultimo anno, infatti, si è parlato moltissimo del sindaco di Miami Francis Suarez, che sta tentando di trasformare la città in una capitale delle criptovalute. Ma non è l’unico: negli ultimi giorni si sta anche parlando del nuovo sindaco di New York, Eric Adams, che su Twitter non nasconde la sua “passione” per le criptovalute, proponendone anche l’insegnamento a scuola.
Le città sono istituzioni che, a differenza dei Governi, godono di un certo “dinamismo” e la blockchain potrebbe aiutarle nello sviluppo sotto almeno due aspetti:
da un lato creando versioni più affidabili e trasparenti dei processi esistenti
dall’altro implementando nuove forme di proprietà, così come nuove e sperimentali forme di governance (come l’espressione del voto).
Qualsiasi cosa accada su una blockchain è infatti verificabile pubblicamente e qualsiasi applicazione costruita su una blockchain può immediatamente collegarsi e interfacciarsi con altre applicazioni nell'intero ecosistema blockchain globale. Questo rende il sistema molto più efficiente della “carta” e molto più trasparente dell’attuale approccio “centralizzato”. Questa combinazione è potenzialmente rivoluzionaria e potrebbe addirittura permettere ai cittadini di avere un ruolo attivo nella “gestione della città” (per esempio esprimendo un voto in tempo reale su centinaia o migliaia di temi).
Alcune città già stanno sperimentando questo approccio: uno degli esempi più interessanti è quello di Seoul che proprio questa settimana ha annunciato un piano per rendere una varietà di servizi pubblici ed eventi culturali disponibili nel metaverso. L’investimento di $3.3 milioni, si iscrive in un più ampio piano di aumentare la competitività della città e, in generale, rientra nel “Digital New Deal”, la strategia di ripresa della Sud Corea. Oltre ad Intelligenza Artificiale e Internet of Things, tra i piani c’è anche quello di lanciare “S-Coin”, una valuta digitale decentralizzata che verrà utilizzata per i servizi di Seoul (come il trasporto pubblico).
Le consegne con i droni sono sempre più vicine 🚁
Ad un certo punto sembrava fossero il futuro. Jeff Bezos, fondatore di Amazon, nel 2013 aveva promesso che entro 5/8 anni, sarebbero stati operativi e ci avrebbero consegnato i nostri pacchetti direttamente sulla porta di casa. Ma le cose non sono andate esattamente così e le consegna con i droni, oggi, sembrano ancora una tecnologia molto lontana.
In realtà Wing, un’azienda del gruppo Alphabet (la holding di Google) già da tempo sta sperimentando la sua flotta di droni a Logan, in Australia, e, ad Agosto, ha annunciato la sua 100.000esima consegna.
Il effetti, il mercato delle consegne via drone è destinato a crescere moltissimo: nonostante nel 2020 valesse poco più di $500 milioni, secondo una recente proiezione, entro una decina d’anni dovrebbe arrivare a valere $39 miliardi.
La consegna con i droni potrebbe avere dei grandi benefici (oltre l’ovvia possibilità di ricevere un pacco poco dopo averlo ordinato). Secondo alcuni, infatti, anche dal punto di vista della sostenibilità i droni sarebbero ancora più efficienti ed ecologici di un moderno furgone elettrico.
D’altra parte, però, prima di una vera e propria “adozione di massa” questa tecnologia dovrà affrontare alcune sfide, tra cui la necessità di dislocare un maggior numero di magazzini nelle zone più strategiche della città. Alcuni, poi, sollevano preoccupazioni circa la sicurezza dello spazio aereo (con un cielo pieno di droni che sfrecciano).
Insomma, fino ad oggi le grandi aziende tecnologiche non sono riuscite a mantenere la promessa. Ma l’occasione sembra troppo interessante per lasciarsela sfuggire e il tuo prossimo ordine di delivery, magari, potrebbe non arrivare più in bicicletta ma calare dall’alto…
Altre notizie interessanti 🔥
Google sta lanciando un’azienda in grado di scoprire nuovi farmaci grazie all’intelligenza artificiale
Tinder sta preparando la propria versione di metaverso
Quentin Tarantino rilascerà 7 spezzoni di “Pulp Fiction” come NFTs
Rivian, azienda di auto elettriche, si è quotata in Borsa con la valutazione più alta dai tempi di Uber e Facebook
Il progetto Kuiper di Amazon è pronto a portare l’Internet satellitare in tutto il mondo
Meta (ex-Facebook) aprirà negozi fisici. Era l’unica Big Tech che ancora non ne aveva
Per oggi è tutto ma ricorda che puoi commentare questa newsletter premendo l’icona qui sotto oppure rispondendo direttamente a questa email.
Inoltre puoi seguire Technicismi anche su Instagram e Linkedin e ascoltare il podcast!