Technicismi #88 🚀

Un approccio decentralizzato e il futuro del "q-commerce"

Hey, a quanto pare è stato un grande Black Friday anche quest’anno su Amazon. Durante il weekend di offerte, sono state acquistate:

• così tante confezioni di carta igienica “Scottonelle” da superare la distanza stradale tra Roma e Mosca

• così tante capsule di caffè da poter offrire un caffè a più di tutti gli abitanti di Palermo e Firenze messi insieme

• tante Yankee Candle Magia del Natale da poterne mettere una su ciascun gradino della Scala Reale del Forte di Fenestrelle in provincia di Torino

• tanti Chupa-Chups da poterne offrire uno a tutti gli abitanti di Sciacca e Alghero messi insieme

Non male eh?

- Riccardo

🚀 Gli approfondimenti

Quanto è importante un approccio decentralizzato? ✨

La settimana scorsa parlavo di Web3, il futuro di Internet e del Web. Durante la settimana ho avuto un’interessante conversazione con un amico che aveva letto l’approfondimento e si interrogava se un approccio decentralizzato fosse necessariamente positivo e che rischi potremmo correre in futuro quando il web non sarà più governato da autorità centrali (Google, Meta, Amazon, …).

La decentralizzazione è un approccio “bottom-up” che delega l’autorità a più persone, partecipanti della rete. Il primo grande vantaggio riguarda quindi la possibilità di partecipare ad un sistema nel quale non è necessario avere fiducia di un potere centralizzato. Il sistema stesso è costruito in modo tale da prevenire comportamenti opportunistici o non ottimali per i partecipanti. Per fare un esempio: recentemente Meta è stata colpita da un grosso scandalo a seguito della pubblicazione di documenti interni che confermavano che l’azienda fosse a conoscenza degli impatti negativi dei suoi servizi su alcuni utenti ma non stesse facendo nulla per risolvere il problema. In quel caso, la piattaforma ha agito nei propri interessi ignorando ciò che era ottimale per la rete.

Inoltre, i sistemi centralizzati diminuiscono la possibilità di fallimenti del sistema. La crisi economica del 2008 fu provocata da un singolo fallimento del sistema bancario mondiale che, però, ebbe un effetto in tutto il mondo. In un sistema centralizzato, invece, nel caso di fallimento di un partecipante della rete, semplicemente questo può uscire dalla rete senza conseguenze per il resto dei partecipanti.

Chiaramente, però, un sistema senza autorità centrale è anche maggiormente esposto a truffe, frodi e perdite. È per questo che nella Storia c’è sempre stata alternanza tra periodi nei quali si ricercava maggior “decentralizzazione” e altri in cui si preferiva delegare il potere ad autorità centrali. Entrambi gli approcci mostrano debolezze e problematiche ma, oggi, dopo quasi 20 anni di Internet sempre più centralizzato, siamo molto impazienti di costruire un nuovo sistema.

📈 Il grafico della settimana

Questa settimana mi sono imbattuto in un grafico piuttosto complicato ma molto interessante sullo stato delle startup europee che offrono consegne in “quick commerce” come Gorillas, Macai o Getir.

Nonostante l’esplosiva crescita, la maggior parte di queste aziende continua a bruciare capitali e fa fatica a realizzare profitti. La grande frammentazione del mercato, infatti, rende difficile la realizzazione di economie di scala e mantiene altissimi gli investimenti per acquisire e mantenere i clienti.

Le strategie possibili sono allora:

• tentare di sopravvivere nell’attesa che gli altri attori escano dal mercato

• aggredire nuove aree geografiche e sfruttare il vantaggio del first mover

• fondersi con aziende rivali per raggiungere più velocemente economie di scala

• allargare le consegne ad altre categorie a più alto margine come quella dei farmaci

🔥 Le news più calde

• Questa sera ci sarà il primo evento della community italiana di Product Hunt: si parlerà di Product Hunt e di nuovi trend e saranno presenti makers e startup.

• Jack Dorsey ha lasciato il ruolo di CEO di Twitter per dedicarsi interamente a Square che, proprio ieri, ha annunciato cambierà il proprio nome in “Block”

• Disney spenderà $33mld in contenuti nel 2022. Per fare un confronto, quest’anno Netflix ne ha spesi “solo” $17mld

• Elon Musk ha presentato il (cyber)fischietto di Tesla

• La parola dell’anno è… NFT!

• A Parigi, durante le Olimpiadi, ti potrai muovere con auto volanti

😂 Meme della settimana

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