Ben ritrovati su Technicismi. Gli ultimi due episodi, gli “anti-trend” e i “Technicismi Award” hanno riscosso un grande successo e sono stati letti quasi 8000 volte 🤯. Incredibile, grazie mille!
In questa pausa natalizia ho partecipato come ospite a due podcast: con Tommaso e Matteo di Pensa Che Ti Passa abbiamo parlato di passato, presente e futuro, concentrandoci sull’impatto che la tecnologia ha avuto sulle nostre vite e interrogandoci su come vivere la tecnologia in modo sano.
Insieme ad Alessandro Broccolo, nel podcast Thrive Through Purpose, invece, abbiamo parlato delle innovazioni che più influenzeranno la nostra società, cercando di comprendere come la tecnologia possa essere utilizzata per espandere la consapevolezza di noi stessi.
Ora pronti con i technicismi della settimana!
- Riccardo
🚀 La storia della settimana
La tecnologia che ci ha lasciati nel 2021 ☠️
In ogni puntata di Technicismi riporto con grande ottimismo le notizie sui prodotti e i servizi più all’avanguardia che sembrano pronti a cambiare la nostra vita per sempre. La verità, però, è che, nonostante il mio entusiasmo, spesso la maggior parte delle innovazioni finiscono per essere inutili e fallire.
Il 2021 è stato un anno nel quale abbiamo visto la nascita e la crescita di alcuni trend interessantissimi, oltre che a prodotti e servizi potenzialmente rivoluzionari. Ma è anche stato l’anno in cui tanti progetti sono stati abbandonati o dismessi. È il caso di “Project Loon” di Alphabet, un innovativo sistema che grazie a dei palloni aerostatici collegati a speciali antenne avrebbe portato Internet in tutto il mondo. Il progetto è stato sospeso a Gennaio, dopo 8 anni di investimenti, a causa dei costi troppo elevati. Ma non è stato l’unica tecnologia abbandonata da Google: a febbraio l’azienda ha sciolto il team “Stadia Games and Entertainment”, che era incaricato di sviluppare nuovi videogame per il servizio Stadia, mentre qualche settimana fa è stato eliminato il numero dei “non mi piace” dei video YouTube (decisione che non è stata accolta positivamente dalla maggior parte degli utenti e nemmeno da uno dei co-fondatori della piattaforma, Jawed Karim).
E parlando di social media, il 2021 è stato l’anno in cui Twitter e LinkedIn hanno deciso di abbandonare le “stories”, cloni del servizio di Instagram (a sua volta clone di Snapchat). La versione di Twitter, Fleets, è morta il 3 agosto, meno di un anno dal suo debutto, qualche settimana prima che la stessa decisione fosse presa per le stories di LinkedIn (in questo caso, stories che sparivano dopo 24 ore erano poco utili dato che lo scopo di LinkedIn è quello di creare contenuti che i potenziali datori di lavoro possano esaminare).
Rimanendo in tema social media, vi ricordate Instagram Threads? No? Beh, nemmeno io. Era un’"app di messaggistica con fotocamera" introdotta alla fine del 2019 che permetteva di condividere foto, video, messaggi, storie e altro con gli amici. Dato che a due anni dal suo debutto non la usava nessuno, l’hanno buttata nel cestino.
E collegandoci a Facebook, un’altra “tecnologia” che è morta sono state le pagine social di Donald Trump. Poco dopo il ban, l’ex Presidente degli Stati Uniti ha annunciato la creazione di un nuovo blog “From the Desk of Donald J. Trump” nel quale pubblicava dichiarazioni in un formato che imitava un feed Twitter. Anche questo, però, ha avuto vita breve ed è stato chiuso dopo un solo mese.
Vi ricorderete poi di Houseparty, l'app di video-chat che ci ha permesso di superare il primo lockdown del 2020 senza impazzire. Anche loro hanno annunciato l’imminente chiusura. Così come un altro servizio che ha avuto grandi momenti di gloria: Yahoo Answer. Fondato nel 2005, negli anni il sito aveva raggiunto una notevole popolarità. Ultimamente, però, servizi come Quora e Reddit stavano diventando sempre più diffusi e il 4 maggio Yahoo Answer è stato definitivamente chiuso.
Ci sono poi prodotti che se ne sono andati nel silenzio (più o meno): Apple ha deciso di non produrre più l’HomePod e concentrarsi esclusivamente sull’HomePod Mini mentre Peloton, che ha appena concluso l’anno più difficile della sua storia, ha smesso di produrre il suo prodotto di punta, il tapis roulant “Tread+”, che durante l’anno ha provocato la morte di un bambino.
Ah, e poi ci sono tutta una serie di aziende che stavano per fare una mossa falsa ma che fortunatamente si sono ricredute: per esempio, Sony in aprile ha revocato la decisione di chiudere il PlayStation Store ai possessori di PS3 e PS Vita. Ha invece fatto più scalpore OnlyFans che durante l'estate è tornata sui suoi passi dopo aver annunciato di voler bandire i contenuti pornografici dalla piattaforma. E le cose sembravano mettersi male anche per Parler (social media che ospitava contenuti di estrema destra) che, dopo l'attacco del 6 gennaio al Campidoglio americano, era stato rimosso da tutti gli app store. In quel caso l’azienda ha deciso di accettare alcune politiche di maggior controllo e moderazione dei contenuti ed è riuscita a tornare operativa.
📈 Il grafico della settimana
Il 2021 stato un anno incredibile per le startup italiane. Secondo i dati di StartupItalia, durante l’anno, per la prima volta, è stato abbondantemente superato il miliardo di investimenti in giovani imprese promettenti (+85% rispetto all’anno precedente).
Ci sono però altri dati positivi e molto incoraggianti da tenere in considerazione: dal numero di round di investimento, che negli ultimi 12 mesi sono stati 150, alla grande crescita delle operazioni di equity crowfunding che hanno raggiunto i 108 milioni di euro, con un incremento del 42% anno su anno.
Certo, sono numeri ancora molto piccoli se paragonati a quelli di altri Paesi europei (in Francia, per esempio, il numero di finanziamenti a startup ha superato i 10 miliardi di euro). Il report di Atomico, di cui abbiamo parlato in Technicismi #90, evidenziava il raggiungimento dei 100 miliardi di dollari investiti in startup Europee e il crescente numero di unicorni nella regione. A ulteriore testimonianza del nostro “ritardo”, il report sottolinea come i round superiori ai 250 milioni di dollari, ancora mai realizzati in Italia, siano sempre più comuni in Europa e rappresentino il 40% del capitale totale investito nella Regione.
In ogni caso anche da noi ci sono stati round degni di nota: Scalapay, azienda di BNPL, ha raccolto 155 milioni di euro mentre NewCleo, neonata azienda fondata dal fisico Stefano Buono, ha raccolto 118 milioni. Anche Everli, nel suo SeriesC, è riuscita a toccare i 100milioni.
Insomma, le cose, anche qui, vanno sempre meglio!
🔥 Le news da non perdere
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😂 Meme della settimana
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