Technicismi #95 🚀

L'ascesa del mondo del gaming, una settimana più corta e la rapida adozione delle criptovalute

Jan 21, 2022

Ciao, rieccoci su Technicismi!

La scorsa settimana ho ricevuto diversi suggerimenti su quello che potrei organizzare per il centesimo episodio di Technicismi, grazie! Sono tutte idee interessantissime e sicuramente faremo qualcosa di molto intrigante. Io non vedo l’ora 😏

- Riccardo

🚀 Le storie della settimana

Il grande, grandissimo settore del gaming 🎮

Era da tempo che volevo tornare a parlare di gaming su Technicismi e finalmente questa settimana la mega acquisizione di Activision da parte di Microsoft mi ha dato un grande assist. Come probabilmente avrai letto, in questi giorni, l’azienda fondata da Bill Gates (che ora vale $2.5T) ha comprato, per 68,7 miliardi di dollari, una delle casa produttrici di videogiochi di maggior successo.

Un articolo su La Repubblica titolava: “Microsoft si dà ai videogame”. In realtà, Microsoft nel settore del gaming si è lanciata più di 40 anni fa, quando sviluppò il videogioco “Microsoft Adventure”. Con il tempo, poi, la sua esposizione verso questa industry è cresciuta sempre di più e oggi, oltre all’Xbox, ha tutta una serie di altre risorse che nell’ultimo anno hanno contribuito per oltre 10 miliardi di dollari al fatturato totale.

Secondo Newzoo, i ricavi dei videogiochi nel 2021 hanno superato i 180 miliardi di dollari e sono destinati a crescere nei prossimi anni. Microsoft non vuole lasciarsi scappare questa opportunità, che risulta strategica anche in ottica metaverso. Oggi, infatti, uno dei settori nel quale la realtà virtuale sta avendo un maggior impatto è proprio quello del gaming (non a caso, i primissimi rudimentali “esempi” di metaversi oggi sono videogiochi).

Va da sè, comunque, che questa acquisizione, la più grande di sempre per Microsoft, non passerà di certo inosservata alle autorità garanti della concorrenza, che da tempo stanno monitorando attentamente le grandi aziende tecnologiche, la cui espansione sembra non avere limiti. Secondo alcuni, Microsoft si difenderà affermando che questa acquisizione potrà servire proprio a fermare Meta dal dominio sul metaverso. Ma a sua volta, secondo altri, questa acquisizione potrebbe essere un “precedente” che legittimerà Meta a portare a termine future acquisizioni.

Una cosa è certa: siamo di fronte ad un momento di svolta e di questa acquisizione se ne tornerà a parlare molto presto.

E se lavorassimo solo 4 giorni? 💼

In Italia, nel 1970 fu istituita la settimana lavorativa di 40 ore (che prenderà piede 2 anni dopo) e che per la prima volta rendeva il sabato un giorno di festa. Poco più di 50 anni dopo, le cose pare stiano per cambiare nuovamente.

Sempre di più, negli ultimi mesi, si è parlato di esperimenti di aziende, in tutto il mondo, che stanno testando con i propri dipendenti una settimana lavorativa corta, di solamente 4 giorni. In queste settimane, Panasonic, una delle più grandi aziende tecnologiche del mondo, ha cominciato ad offrire ai suoi dipendenti in Giappone la possibilità di lavorare un giorno in meno (seguendo le orme di Microsoft, che nel Paese aveva già fatto questo test nel 2019). Ad inizio Gennaio, poi, Bolt, una grande startup californiana (che proprio la scorsa settimana ha raddoppiato la sua valuation a $11B) ha reso permanente la sua settimana lavorativa di 4 giorni, dopo un periodo di prova di 3 mesi, a parità di salario e di benefit.

E, a quanto pare, i risultati sono straordinari: in un sondaggio realizzato dalla stessa startup e sottoposto ai suoi dipendenti, l’84% ha dichiarato di essere più produttivo, l'86% ha detto di riuscire ad organizzare meglio il suo tempo e l'84% ha visto un miglioramento nell'equilibrio tra lavoro e vita privata. Ma anche l’azienda ne ricava degli importanti benefici: secondo uno studio del 2019 della Henley Business School in UK, infatti, il 63% delle aziende dice che le settimane lavorative di quattro giorni rende più facile attrarre nuovi talenti. Un’altra tech company, Elephant Ventures, una società di software con sede a New York, ha avuto un'esperienza simile: la CNN ha riferito che l'azienda ha iniziato a testare le settimane lavorative di quattro giorni nell'agosto del 2020 e alla fine il programma ha funzionato talmente tanto che ha reso il cambiamento permanente. Ma la settimana corta non è una prerogativa solamente delle aziende tech: il Governo islandese, per esempio, ha fatto un test tra il 2015 e il 2019 che ha avuto degli esiti molto positivi. Ad oggi, infatti, l’86% degli islandesi lavora solo 35 ore a settimana.

Insomma, visto da fuori, il weekend lungo sembra veramente un sogno. Ma ancora non riesco a decidere se preferirei non lavorare il lunedì, il venerdì o magari il mercoledì. Tu cosa sceglieresti?

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📈 Il grafico della settimana

Il 2021 è stato uno degli anni più importanti di sempre per le criptovalute. Non solo per l’incredibile crescita dei prezzi dei token ma soprattutto per la grande adozione che ha caratterizzato tutto l’ecosistema. Per non parlare, poi, dell’introduzione di Bitcoin come valuta legale in El Salvador, l’interesse di grandi marchi per gli NFT e il generale hype verso le criptovalute che ha contagiato anche tante celebrità.

Negli ultimi mesi mi sono imbattuto più volte in questo grafico che compara la crescita degli utenti connessi al Web alla crescita degli utenti che si stanno avvicinando al mondo delle criptovalute. Ora, siamo d’accordo che i due fenomeni sono molto diversi, stanno avvenendo in epoche diverse e si stanno diffondendo in modi e con mezzi diversi. Ma è comunque interessante notare come il tasso di crescita sia esattamente lo stesso.

C’è chi dice che la blockchain e le criptovalute rappresenteranno il nuovo Internet. Sicuramente, dal punto di vista della loro crescita, è già così!

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