È finalmente settembre. Questo vuol dire che la vita è ripresa e Technicismi torna in grande spolvero.
A partire da questo numero troverai una serie di novità nella newsletter. Innanzitutto ho cambiato editor per l’invio delle newsletter e sono passato a Substack. Inevitabilmente, il design della mail è leggermente cambiato, ma niente di particolare. Nelle prossime settimane, inoltre, vorrei implementare/fare alcune altre cose interessanti. Magari un profilo TikTok. Chissà…
Fammi sapere se hai dei suggerimenti rispondendo a questa email!
- Riccardo
In questa newsletter
Come è possibile consegnare la spesa in soli 10 minuti?
La crociata della Cina contro il settore tech
TikTok continua ad imitare Facebook
L’”instant delivery” è il futuro? 🛒
Se vivi in una grande città, avrai sicuramente notato l'esplosione di startup che promettono consegne ultra-veloci di generi alimentari. In Italia, aziende come Gorillas, Blok o Macai possono portare la spesa a casa in soli 10-15 minuti, molto più velocemente di qualsiasi servizio offerto da supermercati, servizi di delivery (Glovo, comunque, si adatterà a questo nuovo standard entro la fine dell’anno) e anche della stessa Amazon Prime Now.
Ma come è possibile essere così veloci?
Queste aziende hanno sconvolto il modello di “last-mile-delivery”. Fino ad oggi, le app di delivery hanno funzionato così:
ricevono il tuo ordine
mandano un rider al negozio/ristorante
ti consegnano gli articoli a casa
Tagliando i primi due step, però, è possibile ridurre drasticamente i tempi. Queste nuove startup infatti, acquistano l'inventario, lo immagazzinano in locali sparsi per la città e poi imballano e consegnano rapidamente gli articoli alla ricezione dell’ordine.
Chiaramente, questo è un modello di business “asset heavy”, che richiede un sacco di capitale iniziale. Ma, a quanto pare, non è un problema: JOKR negli USA e Gorillas in Europa (che hanno entrambi <1 anno), stanno raccogliendo milioni di $ e si stanno espandendo molto più velocemente dei loro predecessori.
Ma siamo veramente sicuri di aver bisogno di questo servizio?
La Cina è molto arrabbiata con i Big Tech cinesi 😡
Se le battaglie legali tra i BigTech ed Europa/USA sembrano pesanti, in Cina sono proprio botte da orbi. Negli ultimi 6 mesi, i Big Tech cinesi hanno perso più di $1T di valore di mercato a causa delle nuove direttive del Governo.
La settimana scorsa, poi, è uscita la bozza dei regolamenti che, secondo TechCrunch, riguarderanno app di delivery, video, notizie ed e-commerce e prevedono che gli algoritmi:
propongano contenuti in linea con “i valori tradizionali cinesi”
siano più trasparenti e a completa disposizione delle autorità
siano neutrali e non creino dipendenza
Le linee guida sono ancora un po’ ambigue e non è chiaro come il Governo sarà in grado di controllare gli algoritmi: analizzare un algoritmo, infatti, richiede un livello di competenza tecnica che un Governo probabilmente non possiede (anche perché i migliori sviluppatori lavorano all’interno delle Big Tech stesse). E, se anche gli algoritmi dovessero passare una prima revisione, sarà difficile monitorare come l'algoritmo agisce nel mondo reale.
In ogni caso, se approvata, la nuova legge non solo inciderebbe drasticamente sulle revenues dei social media ma creerebbe anche un importante precedente sulla gestione della spinosa questione sull’etica dell'intelligenza artificiale.
Ah, e come se non bastasse, in Cina, da questa settimana, i bambini sotto i 18 anni possano giocare ai videogame solamenteun’ora al giorno, solo durante il weekend…
TikTok si lancia, definitivamente, nella realtà virtuale 👓
ByteDance, la società cinese di TikTok, continua a copiare la sua acerrima nemica, Facebook. Dopo aver superato Messenger come app più scaricata al mondo, ha recentemente toccato i 3 miliardi di download. E lunedì ha speso $772M per Pico, un’azienda che realizza occhiali per la realtà virtuale.
È interessante notare come due delle principali aziende di hardware VR del mondo siano ora di proprietà di aziende di social media. Ma gli obiettivi sono diversi.
Oculus, che domina il mercato (nel 2020 aveva una quota di mercato pari al 53%), commercializza il proprio prodotto principalmente negli USA. D’altra parte Pico (5%) va forte nel mercato asiatico.
In futuro, probabilmente, Pico amplierà la propria offerta anche al mercato americano e, ad oggi, è difficile anticipare chi sarà il vero vincitore della VR. Una cosa però è certa: a quanto pare il futuro della (social)ità è virtuale!
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