Perché Google sarà il futuro di Internet 🌐
Google vuole creare l'infrastruttura del futuro. Ed è pronta a prendersi tutto
Hey, prima di cominciare ti segnalo questo dj set pazzesco di Klaus in Piazza del Campidoglio. Puoi ascoltarlo mentre leggi questa newsletter o salvarlo per prepararti al weekend. In ogni caso guardalo, il finale è da brividi!
Ora cominciamo con i Technicismi della settimana! E se questa newsletter ti piace puoi lasciare un like premendo il cuoricino qui sopra :)
- Riccardo
🔥 La storia della settimana
Era da tempo che non vedevo una conferenza così. Mi ero abituato alle presentazioni di Apple dove venivano presentate piccoli miglioramenti al software e all’hardware (presentati come progressi straordinari) e ormai avevo perso l’interesse.
Ma il Google I/O di mercoledì, la conferenza dove ogni anno vengono presentate tutte le novità in arrivo, potrebbe passare alla storia come “quella della rinascita dell’azienda”. Google l’ha detto chiaro e tondo: “Seven years into our journey, we are at an exciting inflection point and we are reimagining all our core products, including search“.
Da quando OpenAI ha rilasciato ChatGPT, infatti, non si parla che del ritardo (o addirittura della fine) di Google e della sua incapacità di innovare. Una retorica che va avanti da anni e che addirittura ultimamente ha fatto predire a molti che il suo motore di ricerca fosse arrivato al capolinea (anche io avevo scritto un Technicismi a riguardo).
Ma nel parlare di questo tema probabilmente ci siamo persi il dettaglio più grande: Google non ha mai avuto interesse nel costruire un competitor di ChatGPT o di copiare il funzionamento di Bing integrato con l’AI (la cui quota di mercato è aumentata solo dello 0,25% negli ultimi 3 mesi). O meglio, l’interesse ce l’ha (d’altra parte ha organizzato una conferenza in fretta e furia qualche mese fa per dire che anche loro stavano lavorando su prodotti simili). Ma il vero obiettivo di Google è costruire l’infrastruttura dell’internet del futuro. L’infrastruttura sulla quale tutte le altre aziende svilupperanno i propri prodotti. Così come ha già fatto con Android. O con Chrome.
Ed è per questo che la presentazione di mercoledì è stata così rilevante: oltre ad aver annunciato aggiornamenti AI su tutta la suite di app (dalle prossime settimane saremo in grado di comporre email con testi generati sinteticamente, creare presentazioni con immagini generate da AI etc.), sono state presentate decine e decine di partnership, già siglate, con tutte le principali aziende tech che pian piano integreranno i software sviluppati da Google.
Come ha scritto
, "la maggior parte della applicazioni di AI usate dall’umanità saranno fatte con modelli Google". L'abbiamo già detto: Google è pronta a costruire l’interfaccia dell’intelligenza artificiale (che, ad oggi, è uno dei limiti più grandi alla diffusione dell’AI). L'infrastruttura dell'internet del futuro.Sono passati più di 10 anni da quando Peter Thiel (fondatore di PayPal e una delle voci più influenti della Silicon Valley) disse chiaro e tondo a Eric Schmidt (che aveva da poco lasciato il ruolo di CEO e aveva mantenuto solo quello di Presidente di Google) che la sua azienda era incapace di guardare davvero al futuro e di continuare a innovare. All’epoca Google aveva $50 miliardi di liquidità e, secondo Thiel, non aveva la minima idea di come utilizzarli in modo efficiente per innovare.
Chissà se dopo la conferenza di mercoledì, ora che di liquidità Google ne ha addirittura più del doppio ($115 miliardi), Thiel direbbe la stessa cosa…
📈 Il grafico della settimana
Il prossimo articolo è supportato da Up2You. Up2Yo offre prodotti digitali per aiutare le aziende a ridurre e a compensare il proprio impatto ambientale, operando su blockchain.
Secondo il Politecnico di Milano, nel 2022 c’erano circa 3,6 milioni di lavoratori in remoto in Italia. La cosa interessante è che questo trend ha avuto un grande impatto anche sulle emissioni: secondo The Shift Project, le emissioni digitali a livello globale sono responsabili per più del 4% delle emissioni di gas serra (più di quelle generate dal trasporto aereo). Insomma, tutte le email, le call, le ricerche che facciamo online hanno un impatto più grande di quello che ci aspettiamo
Queste emissioni sono generate principalmente dai data center, nei quali vengono immagazzinati ed elaborati i dati di Internet e che, secondo Gapgemini, sono responsabili dell'1% della domanda mondiale di energia.
Le cose però, ora stanno cambiando: alcuni data center già utilizzano energia generata da fonti rinnovabili e anche le grandi aziende tech hanno annunciato piani per ridurre le proprie emissioni. Addirittura, Microsoft ha intenzione di eliminare entro il 2050 tutto il carbonio emesso (direttamente o attraverso i propri dispositivi) fin da quando è stata fondata nel 1975. La tecnologia, d'altra parte, ha creato nuovi strumenti che hanno un impatto positivo: le videoconferenze, per esempio, oggi ci permettono di evitare lunghi viaggi in aereo e, di conseguenza, di risparmiare grandi quantità di CO2.
Ma la strada da fare è ancora lunga. E se anche tu vuoi calcolare le emissioni digitali della tua azienda, ora puoi farlo in pochi minuti usando il calcolatore gratuito di Up2You!
🔥 Le news da non perdere
Gli USA hanno annunciato un investimento di $140 milioni nella ricerca sull'AI, un nuovo comitato per valutare la sicurezza dei modelli di AI e un piano che definisce le modalità di acquisto e utilizzo degli strumenti di AI da parte delle agenzie governative. Tra l’altro, questa settimana gli amministratori delegati delle principali aziende tech sono stati alla Casa Bianca (e hanno incontrato anche Joe Biden) per parlare proprio dei possibili rischi di questa tecnologia
Dopo aver bloccato l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft, ora l’ente antitrust UK sta esaminando anche l’acquisizione di Figma da parte di Adobe (che, con tutta probabilità verrà bloccato)
Microsoft ha firmato un accordo che le consentirà di acquistare, entro il 2028, energia prodotta dalla fusione nucleare di Helion Energy (un’azienda nella quale ha investito anche Sam Altman, founder di OpenAI - di cui Microsoft è la principale azionista). È una mega scommessa perché non si tratta di fissione (il meccanismo utilizzato nelle centrali nucleari) ma proprio fusione (che, secondo alcuni, non saremo in grado di replicare prima di decenni). Se Helion non dovesse farcela entro il 2028, dovrà pagare una multa
Elon Musk ha scelto una nuova CEO per Twitter/X, che comincerà il suo nuovo lavoro a fine giugno. Secondo il Wall Street Journal potrebbe essere Linda Yaccarino, responsabile della pubblicità di NBCUniversal.
🤔 Altre cose interessanti
Questa settimana LinkedIn ha “compiuto” 20 anni. Questa è la sua storia raccontata attraverso chi il social media l’ha costruito (o l’ha visto nascere)
Dato che ne continuo a parlare: un video che spiega come funziona, davvero, l’intelligenza artificiale?
Il “rebranding” di Elizabeth Holmes, da regina dei truffatori (la sua storia è raccontata in questo podcast) a Liz, “mamma full time” (in attesa di trascorrere 11 anni in prigione)
Per oggi è tutto, noi ci risentiamo la prossima settimana!
Se sei interessato, puoi trovare tutte le informazioni su come sponsorizzare gli episodi della newsletter in questo articolo