Stiamo colonizzando lo Spazio 🚀
Noi stiamo per tornare sulla Luna mentre le BigTech impazziscono per la pubblicità
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- Riccardo
🚀 La storia della settimana
Sta per partire il programma Artemis 🚀
Se tutto va come deve andare, domani (sabato 3/9) partirà la missione Artemis I, il primo step del programma Artemis, che ha l’obiettivo di riportare l’Uomo sulla Luna (e la prima donna) entro il 2025.
Questa prima missione prevede il lancio di un razzo che dovrebbe raggiungere la Luna e tornare sulla Terra in circa una quarantina di giorni. Nel razzo non ci saranno esseri umani ma tre manichini (Helga, Zohar e Moonikin Campos), pieni di sensori, che testeranno la risposta del corpo umano a quei viaggi (in particolare misureranno gli effetti delle radiazioni sul corpo delle donne nello Spazio e alcune altre metriche fondamentali per le successive missioni Artemis II e Artemis III). Ah, e nella capsula del razzo ci sarà pure una versione di Alexa: la NASA sta infatti testando Callisto, una combinazione di hardware e software personalizzati che Amazon, Cisco e Lockheed Martin hanno progettato per comunicare con gli astronauti (ogni riferimento a HAL di 2001: Odissea nello spazio è puramente casuale).
Il razzo è uno dei più grandi e potenti mai costruiti (abbiamo cominciato a costruirlo nel 2010) e tutto l’ambaradan è costato circa $93 miliardi.
Ma perché oggi esploriamo lo Spazio?
La ragione essenziale del perché l’Uomo è spinto a esplorare l'ignoto, a scoprire nuovi mondi, a superare i propri limiti scientifici e tecnici è espressa in questo celebre discorso del Presidente Kennedy del 1961 nel quale viene annunciata l’intenzione di far atterrare il primo Uomo sulla Luna (sogno, impossibile, che si realizzerà 8 anni dopo).
D’altra parte l'esplorazione dello Spazio è fondamentale per rispondere a domande fondamentali sul nostro posto nell'Universo e sulla storia del nostro sistema solare. Come dice la NASA “affrontando le sfide legate all'esplorazione umana dello spazio, evolviamo la tecnologia, creiamo nuovi settori e contribuiamo a promuovere una connessione pacifica con altre nazioni. La curiosità e l'esplorazione sono vitali per lo spirito umano e accettare la sfida di andare più in profondità nello Spazio inviterà i cittadini del mondo di oggi e le generazioni di domani a unirsi alla NASA in questo emozionante viaggio”.
E da questo punto di vista, Artemis sarà la prima di una nuova generazione di missioni lunari che hanno l’obiettivo non solo di far tornare l’Uomo sulla Luna ma anche di creare una base umana stabile sul satellite e una nuova stazione spaziale.
Che si chiamerà Gateway. Perché dovrà rappresentare il portale per l’esplorazione dello Spazio infinito.
📈 Il grafico della settimana
Il business della pubblicità è un’incredibile fonte di ricavi per la maggior parte delle aziende tech, non solo Google e Meta (per i quali costituisce la principale fonte di ricavi). Per esempio, in qualche Technicismo fa, parlavo del gigantesco impero pubblicitario di Amazon (che, secondo i dati più recenti, genererebbe ogni anno più di $30 miliardi, quasi il 7% dei ricavi totali e, per intenderci, più del fatturato totale di Twitter degli ultimi 10 anni).
L’anno scorso, però, Apple sembrava stesse per rivoluzionare completamente il settore. Come parte di una ampia strategia di focus sulla privacy dell’utente, aveva introdotto la possibilità per gli utenti di iPhone di scegliere di non essere tracciati durante la navigazione sulle app. Questo ha reso molto più complicato per le aziende di terze parti targettizzare in modo efficiente gli utenti con annunci pubblicitari e chiaramente l’impatto è stato enorme. In particolare per quelle aziende che fanno dell’adv il loro business principale (addirittura Meta aveva dichiarato che quest'anno avrebbe perso $10 miliardi proprio a causa di Apple).
Ma Apple ha degli interessi nei confronti della pubblicità. E pure un bel po’. Nonostante ad oggi non vengano indicati all’interno del bilancio i ricavi derivanti dall’adv, si stima che siano circa $4 miliardi all'anno (per capirci, poco meno dei ricavi annuali dell’intera Twitter…). Secondo Bloomberg, addirittura, entro il 2025 dovrebbero raggiungere i $6 miliardi.
Come?
L’azienda farà esattamente quello che ha combattuto nell’ultimo anno: introdurre pubblicità targettizzata all’interno dei dispositivi degli utenti, in app proprietarie come Maps, Podcast e TV. In questo caso, però, secondo Apple non si tratta di tracciamento ma di … personalizzazione…
Chissà se le autorità di regolamentazione gliela faranno passare. Quel che è certo è che il settore della pubblicità è più vivo che mai!
🔥 Le news da non perdere
YCombinator, il più grande acceleratore di startup della Silicon Valley, ha nominato un nuovo Presidente e CEO. È Garry Tan, fondatore del fondo “Initialized” ed ex partner di YC
Recentemente SpaceX e T Mobile hanno annunciato un nuovo servizio per chiamare e mandare sms tramite satellite a partire dal 2023 (non rimarremo mai più senza campo). E pare che iPhone 14 sarà già dotato di hardware satellitare
Google non ha ancora approvato “Truth”, il nuovo social media di Trump, all’interno del Play Store, a causa dell’insufficienze moderazione dei contenuti sulla piattaforma (in ogni caso, su Android è possibile scaricare le app anche online o da store alternativi)
In Francia hanno usato l'intelligenza artificiale per scovare più di 20k piscine non dichiarate che potrebbero far aumentare i valori delle proprietà (e di conseguenza le tasse da pagarci)
OpenAI ha introdotto una nuova funzione per DALL·E (il software che ho usato per generare l’immagine qui sopra) in grado di “estendere” le immagini oltre i loro confini originali.
🎧 Il consiglio della settimana
Questa settimana è stato rilasciato l’ultimo episodio della nuova serie podcast “Land of The Giants” di The Verge.
Ripercorre la storia e l’evoluzione di Meta (Facebook) attraverso i momenti chiave dell’azienda. Gli episodi rappresentano, indirettamente, anche una interessantissima analisi del profilo di Mark Zuckerberg, ad oggi l’unico fondatore di una BigTech (e il più giovane) che ne ricopre ancora il ruolo di CEO. Perché, anche quando veniva deriso, accusato e imputato di essere la causa di tutto il male che c’è su Internet, lui si è sempre fidato del suo istinto e ha completamente cambiato il modo in cui oggi comunichiamo tra di noi.
E ora si trova alle prese con la scommessa più grande di tutte: il metaverso!
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